Archiviata la quinta vittoria di fila in terra calabrese contro un volitivo Catanzaro, che ha consegnato l’aritmetica certezza dei playoff, l’Adriatica Industriale è tornata subito al lavoro per la sfida più affascinante dell’anno, contro la corazzata San Severo. Le due squadre hanno già centrato i rispettivi obiettivi (San Severo ha messo al sicuro il primo posto, Corato come detto ha centrato i playoff), ma quella di domenica sarà una partita vera che nessuna delle due vorrà perdere: i neroverdi per garantirsi il miglior piazzamento possibile nella griglia post season, gli ospiti per non macchiare il mostruoso record di 24-1 e subire lo smacco di una sconfitta contro una storica rivale.

QUI CORATO: La squadra allenata da coach Marco Verile arriva alla sfida più complessa del campionato forse nel miglior momento stagionale, dal punto di vista di gioco, risultati e certezze acquisite. La prova di maturità vista a Catanzaro è solo l’ultima delle prestazioni positive inanellate in questo girone di ritorno e i numeri sono eloquenti: Corato è l’unica squadra assieme a Chieti ad avere un record di 5-0 nelle ultime cinque di campionato e nelle ultime nove gare ha perso una sola volta. Infine l’ultima sconfitta casalinga di Stella e compagni risale al 29 dicembre (si giocava a Ruvo), mentre il PalaLosito non conosce la parola “sconfitta” dal lontano 11 novembre. Sicuramente un bel biglietto da visita da presentare ai “neri”.

QUI SAN SEVERO: La squadra allenata da coach Giorgio Salvemini non ha bisogno di molte presentazioni: miglior attacco, miglior difesa e miglior differenza canestri del girone, striscia di imbattibilità più lunga in Italia nei tre maggiori campionati (22 vittorie consecutive) e roster praticamente da categoria superiore. Il 2019 dei gialloneri però è stato meno brillante del girone di andata: la sconfitta in Coppa Italia contro Firenze al primo turno, per certi versi inaspettata, ha un po’ richiamato i fantasmi della scorsa stagione, dove San Severo aveva vinto in scioltezza la regular season, faticato e non poco ai playoff, per poi uscire di scena nell’ultimo e decisivo atto nella final four di Montecatini Terme e più in generale ha visto un calo delle prestazioni, che comunque non hanno impedito a Ruggiero e soci di portare a casa tutte le sfide sul calendario (Senigallia a parte). Il roster foggiano come detto è di gran lunga il più completo della categoria, vanta una panchina lunga ed esperta e sostanzialmente non ha punti deboli. Ruggiero, Rezzano, Antonelli e Stanic sono la spina dorsale di questa squadra: seppur non più giovanissimi, i tre vantano tanti campionati in A2 e B nel curriculum e hanno dimostrato di essere ancora dei giocatori devastanti in questa categoria. Scarponi, Sodero e Di Donato sono gli altri tre pezzi da novanta, coadiuvati da giovani di spessore nazionale come l’ultimo arrivato, il nazionale U-20 Di Zardo, e il classe 98 Piccone.

LA GARA D’ANDATA: Il 23 dicembre a San Severo, i padroni di casa hanno avuto la meglio con il punteggio di 88-55, nella prestazione peggiore dei neroverdi in questo campionato. Il match, in salita già dopo il primo tempo (47-23), ha visto i neroverdi reagire solo a metà terzo periodo (parziale di 2-11 e – 15), salvo poi capitolare nella parte finale del match. I due play Stanic e Stella I migliori realizzatori con rispettivamente 18 e 16 punti a referto.

Domenica Corato affronterà una macchina da guerra che proverà a violare anche il PalaLosito, ma con i playoff acquisiti, la mente sgombra e il Palazzetto che va verso il soldout pronto a sostenere la squadra, Corato parte tutt’altro che battuta.