L’Adriatica Industriale Basket Corato centra la terza vittoria nel girone di ritorno, la seconda consecutiva e raggiunge il settimo posto, in coabitazione con Civitanova, Ancona e Nardò. La vittoria su Campli però, sulla carta agevole, si è rivelata molto complicata, sia per demeriti neroverdi, che forse hanno sottovalutato un po’ l’impegno, che per meriti dei giovani ragazzi di coach Tarquini, che hanno venduto cara la pelle. Il 79-84 finale è arrivato dopo che i padroni di casa a 3′ dalla fine erano addirittura +5. Brividi.

Il match parte in naftalina, con le due squadre che stentano a trovare la via del canestro nei primi minuti (4-4 al 3′). Boffelli trova il primo vantaggio di giornata con un tiro dalla media, Stella e Cicivè tentano il primo allungo con il 5-10 di metà tempo. I giovani di belle speranze in maglia biancorossa accorciano con un parziale personale di 4-0 di Faragalli (saranno 6 i punti totali), Boffelli ha la mano calda per gli ospiti (top scorer con 20 punti assieme ad Antrops), Martina sigla il +6 a 50″ dalla fine ma Campli si rifà sotto. A fine quarto è 15-17.

Il parziale aperto di 4-0 non si accenna a fermarsi, anzi diventa di 9-0 grazie a Scortica e Milosevic (12 pti). Smorra interrompe il digiuno dei suoi e sigla il pari 20. Marini e Vona colpiscono da 3, ma due bombe consecutive del freddissimo Antrops sembrano indirizzare il match (23-29 al 15′). I padroni di casa sembrano aver smarrito la bussola e l’Adriatica Industriale ne approfitta, portandosi sul 30-41 con i liberi di Stella e Marini, Faragalli a tempo scaduto firma dalla lunetta il definitivo 32-41.

La partita sembra ormai nelle mani ospiti, che però commettono l’errore madornale di non ammazzare il match, così i padroni di casa, sospinti dal PalaBorgognoni la riaprono. Una tripla di Vona apre le danze, Antrops e Boffelli però hanno ancora cartucce da sparare dalla lunga, così la distanza resta invariata o quasi (45-52 al 25′). La bomba di Raicevic (15 pti) dà nuova linfa ai biancorossi, ma Boffelli con un gioco da 4 punti li rispedisce a – 8. Ancora Raicevic, Miglio e Pekovic risucchiano ancora qualche punticino ai viaggianti, che sembrano un po’ aver mollato gli ormeggi. Vona accorcia fino al 59-61 e su una sua tripla sbagliata si chiude il terzo periodo.

La partita, più complicata del previsto, si fa ancor più in salita per Corato, quando i due lunghi Cicivè e Marini collezionano 5 falli e sono costretti ad abbandonare il parquet, così Antrops diventa il 5 adattato della situazione. Cinque punti consecutivi del volitivo Smorra (8 pti) sembrano rimettere le cose a posto, ma parafrasando Ligabue, il peggio deve ancora venire. I neroverdi smettono di difendere definitivamente, le medie della Globo Campli si alzano vertiginosamente, Thiam e Miglio firmano il clamoroso sorpasso (67-66 al 32′). La schiacciata di Raicevic fa sognare gli abruzzesi, la tripla di Gints li riporta sulla terra. Thiam e Miglio (grande prova del capitano con 18 pti) riportano i biancorossi avanti di 1. Al 35′ è 72-71. Ora è Corato ad inseguire, con il tempo ulteriore avversario da battere. Le cose si fanno ancor più complicate grazie ai canestri di Milosevic (12 pti) e Raicevic, che portano gli abruzzesi sul +5. Qui però emerge la maggior esperienza degli ospiti: Boffelli e Stella dalla distanza riportano Corato avanti, la bomba di Miglio fa sognare Campli (79-77 al 38′). Una tripla di Morresi a 100″ dalla fine porta il match definitivamente su binari Pugliesi, Stella e Antrops sigillano il match sul 79-84.

I due punti conquistati e la reazione finale restano le uniche cose positive di questa trasferta. Onore a Campli che non c’è stata a fare da sparring partner, ma la difesa neroverde per gran parte del match oggi è stata assente ingiustificata. La vittoria comunque consolida l’ottavo posto e la sfida di domenica in casa contro Ancona è un vero e proprio scontro diretto dato che le due squadre sono appaiate a quota 18. I neroverdi proveranno a portare a casa la terza affermazione di fila, magari ribaltando la differenza canestri dell’andata (82-77 al Pala Rossini).