Errare è umano, ma perseverare è diabolico. La massima di Seneca ben si sposa con il brutto momento dell’A.S. Basket Corato, che dopo essere stata sconfitta in casa da Ostuni al photofinish, cede a Monteroni nell’ultimo minuto di gara, dopo aver condotto il match per 39 minuti.
La scarsa vena realizzativa dei franchi tiratori neroverdi è certamente la causa principale della sconfitta: il 26/63 dal campo e addirittura l’1/19 dal perimetro (solo il 5%) sono medie realizzative troppo basse per poter superare qualsiasi avversario di qualsiasi caratura. E Monteroni, specie nel secondo tempo, si è dimostrato un avversario tosto, confermando di essere una corazzata tra le mura amiche ( 14 pti su 16 sono stati conquistati in casa). Eppure la partita non era iniziata male, anzi.
Pronti via e Cicivè realizza 4 punti consecutivi con due lay-up (12 pti e 10 reb), ma quasi subito commette due falli che forzano un po’ le rotazioni di coach Verile. Stella e un gioco da 2+1 di Bagdonavicius portano il parziale sullo 0-9, due liberi di Ljoljic sbloccano lo “zero” dei padroni di casa dopo ben 4 minuti di gioco. Il Corato amministra senza troppa fatica le folate offensive casalinghe (efficaci con il solo Ljoljic, 22 pti e 12 reb), Morresi, Stella e Castoro provano la prima fuga ( 9-17 al 7′). Latella con una tripla dà un po’ di ossigeno ai suoi, Tsatas a 5 secondi dalla fine firma il 18-22 di fine primo periodo.
Nonostante il finale di quarto poco convincente, Corato entra con un piglio diverso in campo e in circa un giro di lancette firma uno 0-6 di parziale con Amendolagine e Bagdonavicius (21 pti, 9 reb, 1 schiacciata e 1 stoppata), per il +10 Corato, massimo vantaggio. Ljoljic e una tripla di Durini mantengono Monteroni in linea di galleggiamento, un ottimo Di Bartolomeo e Castoro rispondono dall’altra parte del campo (28-37 al 18′). Corato abbassa il quintetto inserendo il doppio play e l’ennesimo lay-up di Ljoljic fissa il punteggio di fine primo tempo sul 31-39.
Al rientro in campo è Monteroni a partire col botto con due triple consecutive di Latella e Ljoljic. Lo stesso Latella firma il -2 in contropiede (41-43 al 23′), Bagdonavicius, Stella e Cicivè firmano il nuovo +8. Corato non riesce a prendere il largo nonostante le bassissime percentuali al tiro dei padroni di casa e il gran numero di palle perse, così Leucci e Ljoljic accorciano il gap. Castoro (9 pti) firma l’ultimo canestro di Corato del terzo quarto a 4 minuti dalla fine del periodo, anche i gialloblu di casa fanno fatica, ma una schiacciata di Ljoljic ed Errico da 3 fanno esplodere i tifosi di casa. A fine terzo quarto è 49-51.
La partita non è spettacolare, memori anche dello spettacolo visto al Palalosito sette giorni prima e le due squadre sembrano stentare anche in quest’ultimo periodo. A rompere gli indugi e capitan Leucci che impatta il risultato sul 51 pari dopo 2 minuti senza canestri, un’enormità. Si segna col contagocce: bisogna aspettare altri 80 secondi per vedere la prima realizzazione neroverde ad opera di Bagdonavicius, che si ripete esattamente un minuto dopo e porta sul 51-55 il punteggio di un match tiratissimo, per la gioia dei 60 coratini giunti in terra salentina. Mancano 3 minuti e mezzo quando Ljoljic concretizza una palla persa dai neroverdi, Castoro dall’altra parte realizza un libero su due (infinito giro della palla sul ferro nel primo tentativo fallito che è un po’ la fotografia dello sfortunatissimo momento neroverde). Sul ribaltamento di fronte Leucci firma il nuovo pareggio: 56-56 al 37′. Ancora 60 secondi di errori ambo le parti, ben 2 i tentativi falliti da Corato, e Latella, approfittando di un rimbalzo offensivo firma il primo vantaggio casalingo a 2′ dalla fine (59-56). Cicivè e Bagdonavicius ribaltano per l’ultima volta il match, poi a 45” dalla fine la tripla di Latella gela gli uomini di coach Verile. Tempo per recuperare in teoria ce ne sarebbe, ma Corato gestisce malissimo il possesso e regala due liberi ai padroni di casa che si portano sul 64-60. A 7 secondi dalla fine Mauro Stella dagli 8 metri scaglia una tripla che ancora una volta il ferro si rifiuta di far entrare. Questa è la pietra tombale sul match, concluso da altri due liberi di Durini per il 66-60 finale.
Certamente l’avversario non era dei più semplici, ma per quanto visto nell’arco dei quaranta minuti, i due punti erano ampiamente alla portata della banda Verile. La scarsa lucidità al tiro e soprattutto nei concitati momenti punto a punto è costata cara alla squadra neroverde, che dovrà lavorare molto per ritrovare fiducia e freddezza in questa volata finale. Saranno 10 partite durissime, non ci sono avversari abbordabili. Per conservare la seconda piazza in graduatoria (oro colato per i play off), Corato deve ritrovare se stessa e la prima occasione di riscatto arriverà già domenica 4 febbraio al Palalosito, avversaria di turno la Lupa Lecce.