Si chiudono con una sconfitta di misura il girone di andata e il 2018 del Basket Corato, che al PalaColombo di Ruvo di Puglia cede 80-81 alla Di Pinto Panifici Bisceglie. Una partita equilibratissima in cui ha fatto la differenza un terzo quarto deficitario e una difesa poco efficace per larghi tratti.
La cronaca del match. I primi 2′ sono caratterizzati da errori ambo le parti. Smorto e Cantagalli da una parte, Idiaru dall’altra con 5 punti di fila, fanno 5-5 dopo 3′. La partita è molto fallosa, Corato ben presto raggiunge il bonus (Antrops 3 falli in 3′) e manda gli ospiti in lunetta con regolarità. Da qui Bisceglie non sbaglia un colpo o quasi (22/24 a fine partita) e questo a lungo andare sarà un fattore. Chiriatti a metà tempo tenta il primo allungo (8-15), Boffelli risponde. La partita è viva, i viaggianti trascinati da un sin qui perfetto Kushchev trovano il canestro con regolarità, Corato resta attaccata al match con Smorra (14 pti), Cicivè e Boffelli. 19-23 il primo parziale.
Tredici dalla lunetta e Kushchev riportano i Lions sul +7 dopo 2′, Cicivè risponde imbeccato prima da una magia di capitan Stella, poi da Amendolagine. La partita vive sul filo dell’equilibrio, la forbice tra le due squadre si mantiene tra i cinque e i sette punti, ma a metà tempo i neroverdi la ribaltano in due minuti: Stella e Antrops dai 6.75, Boffelli dalla media distanza ed è 9-0 di parziale e 36-32. Gli uomini di coach Marinelli però la ribaltano con Smorto e Chiriatti a meno di 2′ dal termine. Stella impatta dopo il tecnico fischiato a Bisceglie, Smorto sempre dalla lunetta fa 41-43 al 20′.
Dopo un bel primo tempo incoraggiante, le due squadre entrano in campo con il freno a mano tirato. Ci vogliono due minuti per vedere il primo canestro, di marca biscegliese con Rossi, fino ad allora la brutta copia di sé stesso, da qui in poi decisivo. La schiacciata di Marini (15 pti) sembra poter dare quella scossa mentale che i padroni di casa sembrano aver smarrito (43-47 al 24′), ma Tomasello (14 pti) con quattro punti consecutivi spedisce Corato a – 8. Marini accorcia, Rossi (18 pti) sentenzia dalla lunga distanza, Chiriatti fa addirittura 52-65 a 90″ dall’ultima pausa. Stella e Marini accorciano, Smorto (16 pti) punisce sulla sirena; 57-67.
La partita, equilibrata per 26′, sembra aver trovato una strada ben precisa, ma nell’ultimo periodo L’Adriatica Industriale scende sul parquet con i famigerati occhi della tigre. Cinque punti di Stella (17 pti) e Amendolagine accorciano ad un possesso di distanza in meno di 120″. La difesa neroverde è invalicabile, gli ospiti perdono certezze e il pubblico, che per tutta la gara ha incessantemente sospinto la squadra, alza i decibel. Qui però si interrompe qualcosa: se la difesa resta impeccabile, in attacco Corato chiude i rubinetti e il risultato sono oltre 2′ di digiuno ambo le parti, colmi di rimpianti. Smorto smuove il tabellone alla voce ospiti dopo 5′ di digiuno, Rossi allunga dalla lunetta (64-71 al 36′). Boffelli fa 2/3 a cronometro fermo (saranno 8 i tiri liberi sbagliati da Corato), Rossi colpisce a 180″ dall’ultima sirena. Smorra tiene a – 5 i suoi, ma una palla persa dai padroni di casa consente a Bisceglie di allungare sul +8 a 54″ dalla fine. Lo svantaggio sembra insormontabile ma Corato ci prova con il cuore: Antrops e Smorra colpiscono dalla lunga distanza e riducono il gap a due soli punti (77-79), ma mancano solo 10″. I neroverdi sono costretti al fallo sistematico e Rossi non sbaglia un colpo dalla lunetta chiudendo il match. La tripla di Antrops al fotofinish rende solo più dura da digerire la sconfitta: Corato 80, Bisceglie 81.
Le sconfitte fanno tutte male, ma perdere di un punto fa male ancor di più. Il cattivo approccio al terzo quarto, la difesa poco ermetica per circa 30′, gli 8 tiri liberi sbagliati: tante sono le recriminazioni, tanti sono i rimpianti in questa partita in cui ancora una volta i neroverdi se la sono giocata punto a punto ma restano a mani vuote. La sosta arriva forse nel momento più opportuno, Corato resterà a guardare il 6 gennaio e tornerà in campo domenica 13 gennaio a Chieti, in quella che si annuncia una partita difficilissima.