“Essere capaci di sorridere dopo una sconfitta è la vittoria finale”: Così recitava Bertus Aafjes, poeta olandese, in una delle sue opere. E in effetti alla fine di Corato-Palestrina, gara 2 dei quarti di finale Playoff, i volti dei neroverdi erano sì tristi, sì delusi, ma avevano una luce negli occhi, un ghigno disegnato in volto, tipico di chi sa di avercela messa tutta. E Corato infatti ce l’ha messa tutta, il 77-86 finale non fotografa al meglio quanto visto nell’arco dei 40′, anzi i neroverdi hanno anche rischiato di prolungare la serie quando a 5′ dal termine erano sopra di 6 lunghezze.
Solo una grande squadra poteva fermare Corato, solo dei grandi giocatori in giornata di grazia. E per sfortuna di Stella e compagni due grandi giocatori, Rizzitiello e Beretta, hanno tirato fuori dal cilindro la loro miglior prestazione stagionale, siglando 57 degli 86 punti che hanno regalato a Palestrina l’accesso alle semifinali.
Nessun rimpianto dunque, solo la consapevolezza di aver disputato contro mille difficoltà, una stagione memorabile.
Il match: al canestro iniziale di Antrops risponde la stoppata di Morici che lancia il lay up di Beretta. I ritmi sono subito altissimi e Rizzitiello timbra il primo sorpasso. Rossi scalda i motori dalla lunga, Boffelli (grande partita la sua) lo imita con lo stesso fondamentale e nuovo 2/2 di Palestrina stavolta con Rossi, Corato conduce con personalità: difende con ordine e spesso Palestrina è costretta a tiri forzati, mentre davanti entra quasi tutto e al tramonto del primo periodo tenta il mini allungo con Cicivè (17-13 all’8′). Rossi corregge a una mano una tripla respinta dal ferro di Rizzitiello, Dell’Uomo fissa il primo periodo sul 19-17.
Anche il secondo quarto viaggia sul filo dell’equilibrio: la sfida sotto le plance tra Beretta e Cicivè è bellissima, con il secondo che tiene quel che può e punge davanti (12 punti per lui). Palestrina si tiene viva col solo Rizzitiello e a metà tempo firma il sorpasso con il solito numero 32 (28-29 al 14′). Corato si blocca, sembra in balia degli avversari, sulla falsa riga del secondo periodo di gara 1, davanti spesso manca l’ultimo passaggio (4 palle perse consecutive) mentre il canestro di Palestrina sembra una vasca da bagno. Gli arancioverdi fuggono ma il PalaLosito, vestito a festa, ci crede e spinge Corato alla “remuntada”, con Boffelli e Stella capopopoli. Corato sul finire del primo tempo accorcia ma spreca dalla lunetta (0/4 sin qui), contro i 10/11 degli ospiti. Fino a questo punto la differenza è tutta qui.
Parte aggressivo il terzo periodo di Corato, ma Rizzitiello continua a bucare la retina in ogni modo. Morici schiaccia, Palestrina torna a prendere il largo (+13), ma Corato ha 7 vite, forse qualcuna in più, dalla lunga Antrops (19 pti) guida l’ennesimo avvicinamento (49-53). Ora si gioca al gatto col topo: gli ospiti provano ad allungare, Corato si avvicina ma non trova il guizzo decisivo per il sorpasso. Rossi sul finire del tempo rilancia i suoi 56-63, Idiaru questa volta fa 2/2 dalla lunetta, fino al 60-65.
Ultimo e decisivo quarto di una partita emozionante che inizia benissimo per i neroverdi, trascinati da Idiaru fino al – 1 (66-67 al 32′). L’impresa sembra alla portata, i meravigliosi tifosi neroverdi ci credono, mentre lo sportivissimo ed encomiabile pubblico ospite teme il k.o. Puntuale arriva il sorpasso Coratino, rintuzzato da uno splendido Antrops (73-67 al 35′). La partita sembra definitivamente nelle mani dell’Adriatica Industriale, ma i soliti Morici e Rizzitiello accorciano quasi subito. Stella ispira, Cicivè piazza il 12mo punto della sua grande gara. I 4 punti a 3′ dalla fine sono troppo pochi per speculare, le due squadre continuano a giocare all’arma bianca e sull’unico errore difensivo neroverde, Rizzitiello, ancora lui, piazza la tripla aperta del – 1. Il pubblico arancioverde ci crede di nuovo, Corato sembra essersi fermata definitivamente e la schiacciata (con fallo e sorpasso) di Beretta è la mazzata psicologica per i padroni di casa. Corato fallisce il pari, Rizzitiello no: +5. L’infortunio di Stella e il fallo in attacco di Idiaru chiudono la contesa,le due tifoserie applaudono in maniera convinta i propri eroi, che per 40′ hanno dato spettacolo.
Finisce così, con il 2-0 per Palestrina il campionato dell’Adriatica Industriale. Pronostico della vigilia rispettato, ma i valori in campo nell’arco degli 80′ sono stati molto più livellati rispetto alle previsioni. Nessun rimpianto per la squadra del presidente Marulli, che ha seriamente spaventato una delle pretendenti alla serie A2 ed ha espresso per lunghi tratti una grandissima pallacanestro. Ciliegina sulla torta di un campionato partito in sordina, terminato con una cavalcata irresistibile. Per questo non resta che dire a tutti i nostri eroi GRAZIE per il modo in cui hanno onorato la maglia, GRAZIE a tutti i tifosi per averci seguito anche lontani dal PalaLosito, anche quando i risultati non arrivavano. La prima stagione in B è finita e noi ci abbiamo preso gusto, stare tra i grandi ci piace da matti. Per questo non vediamo l’ora di ricominciare.