Lo abbiamo detto nell’immediato post partita di Corato Palestrina, lo affermiamo oggi a mente fredda ancor più convintamente: il ritorno in Serie B dell’Adriatica Industriale Basket Corato è stato un vero e proprio successo e in questo articolo andiamo a ripercorrerne le tappe principali. Buon viaggio!
IL PRE CAMPIONATO: Dopo la promozione in serie B, Corato rivoluziona il roster lasciando però lo zoccolo duro formato da Amendolagine, Cicivè, Morresi e capitan Stella (rigorosamente in ordine alfabetico). I due stranieri, impossibilitati a giocare in B restano in Italia: Bricis a Torrenova (dove si accaserà anche Luca Sgrò), Bagdonavicius nella vicina Ruvo di Puglia. Ancora più vicino vanno i quattro coratini DOC Cipri, D’Introno, D’Imperio e Di Bartolomeo, che passano alla Nuova Matteotti (Serie D), infine Michele Castoro firma con Altamura (C Gold). Gli arrivi sono un mix di gioventù ed esperienza che lascia ben sperare: sotto le plance ecco Leo Marini, con trascorsi in A2 e nazionali giovanili; da Isernia ecco il top scorer del girone D di Serie B Nando Smorra, mentre in posizione “4” arriva l’esperto Gints Antrops, fresco vittorioso del massimo Campionato Lettone. I tasselli under invece sono occupati da Efe Idiaru e Giuseppe Di Poce.
L’ESORDIO DIFFICILE: Il calendario non è clemente con i neroverdi, che alla prima di campionato affrontano Chieti, tra le favorite assieme a San Severo per salire in A2. La partita sembra chiusa a 10′ dal termine (38-52), ma Corato riesce nella rimonta clamorosa, vanificata allo scadere da una bomba di Di Emidio che ci condanna alla sconfitta: 59-61. La settimana dopo a Giulianova l’Adriatica Industriale non riesce a ripetere la bella prova casalinga e viene superata 72-65 dopo una prova incolore.
LE TRE VITTORIE DI FILA: Bisogna reagire, questo l’obbligo in casa neroverde, ma certamente il calendario non aiuta: a Corato arriva la corazzata Fabriano, ma gli uomini di coach Verile non si lasciano intimorire, ripetono la prestazione contro Chieti e questa volta conquistano i due punti grazie alla tripla di Idiaru a pochi secondi dalla fine che congela il punteggio sul 74-69. Sulle ali dell’entusiasmo i neroverdi conquistano anche il derby nell’infrasettimanale a Nardò, in una meravigliosa partita giocata punto a punto per 78-80 con un super Marini e superano il fanalino di coda Campli tra le mura amiche 99-71. Le tre vittorie spingono Corato nelle zone alte della classifica.
L’INFORTUNIO DI MORRESI E L’ULTIMA AL PALALOSITO: Le difficoltà per Corato però sono solo all’inizio. Durante il match ad Ancona, che vedeva le due squadre viaggiare in sostanzialmente in parità, Morresi, fin qui autore di una grande partita e di una grande stagione, cade male e resta a terra infortunato. Le impressioni negative sono confermate, il numero 2 di Porto San Giorgio resterà fuori per 3 mesi. Alla fine Corato cede 82-77 al Pala Rossini. La settimana dopo si torna al PalaLosito, dove arriva Pescara. Anche qui match subito in salita, grande rimonta e sconfitta finale (76-84). Ma la sconfitta più grande è extrasportiva: il PalaLosito, arma in più neroverde, viene dichiarato inagibile e Corato dovrà farne a meno.
L’ARRIVO DI BOFFELLI E LA VITTORIA DI TERAMO: Per sostituire Morresi, la società del presidente Marulli interviene sul mercato e si aggiudica le prestazioni dell’ex Fabriano Santiago Boffelli, una garanzia in questa categoria. L’impatto con la nuova casacca è devastante e assieme ad Antrops decide il match di Teramo dopo un Overtime: i due sigleranno rispettivamente 14 e 23 punti.
GLI ALLENAMENTI A RUVO E GLI UOMINI CONTATI: Corato sta onorando al meglio il campionato, ma le difficoltà, soprattutto quelle logistiche, sono infinite. La squadra si allena al PalaColombo di Ruvo di Puglia ad orari improponibili e questo priva i ragazzi di preziose energie mentali. Anche la burocrazia poi decide di metterci lo zampino: per un cavillo burocratico Di Poce non può scendere in campo e questo riduce ulteriormente le rotazioni di coach Verile.
SENIGALLIA E CIVITANOVA, DUE PARTITE DA DIMENTICARE: Con Smorra a fare da vice Stella in un ruolo non suo e le rotazioni ridotte, per Corato ogni partita è durissima. I big provano a trascinare la squadra, ma arrivano altre due sconfitte, a Senigallia per mano di un Gurini da 38 punti e a Ruvo contro Civitanova per 74-82 nella peggiore prestazione difensiva dei neroverdi, che relegano Corato appena sopra la zona playout.
DUE VITTORIE PER RIALZARSI: Il cuore neroverde però, si sa, vien fuori nel momento del bisogno e Corato non fallisce i due scontri diretti per la salvezza: a Porto Sant’Elpidio i neroverdi mettono in scena un saggio difensivo da ricordare (solo 18 punti subiti nel secondo tempo) e con 4 uomini in doppia cifra vince per 60-67. La settimana dopo a Ruvo altri due punti preziosi contro Catanzaro, dove spicca la prestazione di Di Poce nell’88-61 finale.
GIRO DI BOA: Le due vittorie rilanciano in classifica Corato, ma il calendario è inesorabile: San Severo in trasferta, Bisceglie in casa. Se nella trasferta foggiana pre natalizia i neroverdi non danno mai l’impressione di poter impensierire i neri (88-55 il finale), contro Bisceglie al PalaColombo arriva una sconfitta dal sapore di occasione persa. Non bastano i 17 di un sempre super Mauro Stella, Bisceglie la spunta 80-81 e chiude il 2019 neroverde.
GENNAIO DA DIMENTICARE: Dopo la pausa dell’Epifania osservata per l’esclusione di Lamezia, Corato torna in campo, ma perde prima a Chieti per 72-56, poi a Fabriano per 80-63. Di mezzo la vittoria a Ruvo su Giulianova per 77-72 che porta Corato a +6 dalla zona rossa. Nel frattempo rientra Morresi e arrivano rinforzi nel reparto play: si aggrega al gruppo il leccese under Matteo Martina. Giuseppe Di Poce invece saluta e torna a Valmontone.
CORATO TORNA A CASA: RIECCO IL PALALOSITO! Dopo quasi un intero girone, terminano i lavori di ristrutturazione del PalaLosito e Corato torna ad allenarsi e giocare nel proprio impianto. E la cosa dà subito i suoi frutti. In un derby condotto per 40 minuti, Corato batte Nardò 84-80 grazie ad uno stratosferico Antrops da 29 punti e raggiunge per la prima volta la zona Play-off. A Campli poi Corato fa il bis, con più fatica del previsto: 79-84 il finale. Ma è domenica 10 febbraio che il PalaLosito mostra a tutti che fa la differenza: in una bolgia infernale, Corato batte 84-83 Ancona rimontando 12 punti nei minuti finali e vincendo il match grazie al fallo e canestro di Cicivè che consegnano ai neroverdi una vittoria memorabile.
LA GRANDE CRESCITA DEL GRUPPO: Ritrovato il PalaLosito e il giusto equilibrio, Corato esprime ora una grande pallacanestro, efficace e spettacolare a tratti, mentre i singoli crescono partita dopo partita, su tutti Idiaru, che dopo un inizio in sordina conquista sempre più i cuori dei tifosi con i suoi clamorosi recuperi difensivi. A Pescara però sono i big a trascinare la squadra, la vittoria sembra in pugno (+12 a 4′ dal termine), ma Corato resta senza lunghi tra falli e infortuni, Capitanelli porta la sfida all’overtime e alla fine i biancorossi vincono 95-89.
POKERISSIMO DI VITTORIE E PLAYOFF: La sconfitta rocambolesca non butta giù Stella e soci, ormai consci dei propri mezzi. L’arrivo dell’under sanseverino Iannelli dà a coach Verile ulteriori rotazioni. La vittoria casalinga contro Teramo per 69-58, prima della pausa di coppa è anche l’ultima partita di Nando Smorra, che passa a Pozzuoli, mentre in terra coratina si accasa la guardia classe 1998 Daniele Dell’Uomo, proveniente da Catanzaro. Ma è dopo la Coppa Italia conquistata da Omegna che al PalaLosito va in scena forse la partita più bella, contro Senigallia, l’unica in stagione regolare a battere San Severo. Corato deve vincere e con 6 punti di scarto per ribaltare la differenza canestri, i neroverdi soffrono, vanno spesso sotto, poi nell’ultimo periodo sembrano condurre il match (senza ribaltare la DC) nelle mani di Corato, ma una tripla pazzesca di Maggiotto porta all’ OT il match. Questo paradossalmente è manna dal cielo per i neroverdi, che con un supplementare pazzesco da 17-9 vincono e conquistano il settimo posto. La settimana successiva, la famelica Adriatica Industriale fa il bis in terra marchigiana: 66-79 con Stella in doppia “doppia”, differenza canestri ribaltata e sesto posto conquistato. Contro PSE poi al PalaLosito arriva la quinta vittoria di fila tra le mura amiche con l’apoteosi del capitano in tripla “doppia”: 24 punti, 10 rimbalzi e 10 assist per l’81-72 finale. Il capolavoro poi si concretizza la settimana successiva a Catanzaro: la vittoria per 64-80 (la quinta consecutiva) consegna a Corato il pass per i playoff per la Serie A2 addirittura con tre giornate d’anticipo.
LA PRESTAZIONE STUPENDA CON SAN SEVERO E LA SGAMBATA DI BISCEGLIE: Corato è in un momento d’oro e San Severo arriva nella tana neroverde al momento giusto. Corato gioca una partita stupenda per qualità, quantità, intensità, in un PalaLosito gremito in ogni ordine di posto, tiene in scacco i “neri” per circa 30 minuti, ma una prestazione monstre di Rezzano (29 punti) consegna i due punti a San Severo (85-88 il finale). Certi già del settimo posto e scarichi dopo l’impegno profuso contro i foggiani, i neroverdi subiscono una sconfitta indolore a Bisceglie.
Il resto è storia, con Corato che sfiora la doppia impresa al PalaIaia e al PalaLosito contro la corazzata Palestrina, giocando una pallacanestro di spessore e dimostrando di non avere nulla in meno ad una squadra che aveva vinto 23 delle ultime 25 gare. Solo applausi per il Basket Corato, che nella prima difficilissima stagione in neroverde, con tutte le problematiche intercorse, è riuscita a disputare un campionato memorabile, che resterà negli occhi e nei cuori dei tifosi per molto tempo. Aspettando di ricominciare a giocare.