Per la sesta giornata di ritorno di Serie B Old Wild West girone D, al Pala Poli di Molfetta, si troveranno faccia a faccia Ruvo e Corato, per una delle partite-simbolo della palla a spicchi pugliese. Quest’anno però il derby del nord barese oltre al classico significato simbolico, assume anche un’importanza capitale dal punto di vista della classifica e della lotta Play-off: Technoswitch e Adriatica Industriale infatti sono divise da quattro punti (Ruvo 22, Corato 18), inoltre i biancoblu occupano l’ultimo posto utile per accedere alla fase ad eliminazione diretta, il ché rende la sfida ancor più emozionante e importante. Entrambe le squadre sono in un buon momento, entrambe sono reduci da una vittoria: Corato ha avuto la meglio di Pozzuoli tra le mura amiche, col punteggio di 59-57, agguantando i due punti quasi sulla sirena, mentre Ruvo espugna col brivido il Pala Del Mauro di Avellino con il punteggio di 67-71, resistendo alla rimonta dei lupi. Un match scoppiettante e vibrante attende le due squadre, sul parquet e sugli spalti: spettacolo assicurato!
QUI CORATO: La rimonta su Pozzuoli ha coinciso con la terza vittoria di fila in campionato (quest’anno non era mai successo), che ha permesso all’Adriatica Industriale di agganciare proprio i puteolani a quota 18 punti e di non perdere il treno Play-off, distante quattro punti. Quattro sono anche i punti che dividono Corato dalla zona “rossa”, che sta pian piano scalando posizioni in graduatoria, ma soprattutto sembra aver trovato un certo equilibrio e sicurezza nei propri mezzi. La partita di domani potrebbe essere crocevia importantissimo per la stagione, per rosicchiare ancora terreno sulle prime otto, per l’orgoglio, per la città, che sente particolarmente questa sfida. Gli uomini di coach Gesmundo sono pronti e venderanno cara la pelle, in quella che ha quasi il sapore di una finale.
QUI RUVO: Gli uomini di coach Patella stanno disputando un campionato certamente oltre ogni rosea previsione. L’obiettivo dichiarato della salvezza ad inizio stagione è quasi già in cassaforte e ora i biancoblu guardano in maniera interessata ai Play-off. Gli innesti in corsa (Razic, Stepanovic, De Leone, Dell’Uomo), hanno allungato le rotazioni a disposizione del coach della promozione in B e aumentato la qualità del roster, che ora può dare un po’ di respiro ai senatori Ochoa e Laquintana. I due cestisti non hanno certamente bisogno di presentazioni e formano la colonna portante di questa squadra: Nacho Ochoa, classe 1979, è uno dei centri più esperti della categoria, un guru della Serie B e non solo, un centro fisico con un’intelligenza cestistica fuori dal comune. Laquintana invece, è il giocatore più prolifico dell’intero girone D, con 23.3 punti di media, tiratore eccezionale, che se messo in ritmo, è in grado di segnare praticamente da ogni posizione. Il quintetto è completato dall’ex Nardò Bonfiglio, play esperto, che dopo un inizio complicato ha trovato una buona continuità in termini di prestazioni, dall’ala Niccolò Bertocco (11 punti e 6 rimbalzi di media), forse la sorpresa di questo Ruvo e dall’ala-pivot classe 94 Bini, ex Pozzuoli. Gli ex coratini Dell’Uomo e Di Salvia si sono ritagliati minuti importanti ed hanno un apporto davvero significativo in termine di punti, qualità ed intensità di gioco. Rispetto alla gara di andata, non fanno più parte del roster ruvese Ippedico, Barnaba e Dushi.
LA GARA D’ANDATA: Al PalaLosito di Corato il 27 ottobre, colpaccio della Technoswitch, che batte i rivali neroverdi con il punteggio di 60-64. Dopo una partenza con il freno a mano (12-18), i corarini reagiscono bene e vanno a fine terzo quarto avanti di 4, grazie ad un’ottima parte centrale di gara. I neroverdi conservano il vantaggio sino a 120″ dalla fine, quando Ruvo trova il canestro del +2. A pochi secondi dalla fine, dalla lunetta, Bini sigilla il 60-64. Top scorer del match Laquintana (23) e Stella (16).
Un match difficile attende i neroverdi, su un campo in cui Ruvo ha perso solo due volte in stagione (contro Matera e Bisceglie). Ma i derby, si sa, sono avulsi da ogni previsione e statistica, hanno una storia a sé e si vincono non solo con la tattica ma anche con il cuore, la grinta, le motivazioni. E Corato, certamente, ne ha da vendere.