Sopra la Puglia il cielo non avrebbe mai potuto colorarsi di nero verde. Difficile pensarlo dopo la prima sconfitta casalinga contro Ceglie, addirittura impossibile a quattro giornate dal termine, quando la stessa Ceglie sembrava aver portato a casa il primo posto in graduatoria. Ma il miracolo è avvenuto e, al netto della debacle messapica, il merito di Corato è quello di non aver mai perso lucidità, compattezza e coraggio, anche nel momento più basso della stagione, le due sconfitte di fila contro Ostuni e Monteroni. I neroverdi hanno rialzato la testa, inanellando 9 vittorie di fila, una più bella e decisiva dell’altra. Certamente però la più bella, la più decisiva, la più complicata, la banda Verile l’ha portata a casa ieri. Nella finale anticipata contro Monopoli, Corato l’ha spuntata 79-76 dopo un tempo supplementare, in un finale che non poteva essere più thriller, e in un’atmosfera che nulla ha da invidiare a categorie superiori:

Marco Verile schiera per la prima volta Castoro dal primo minuto, assieme a Stella, Morresi, Cicivè e Bagdonavicius.

Coach Lezzi invece opta per il duo esperto Torresi-Paparella, coadiuvati da Giovinazzi, Preite e il lettone Elksnis.

L’A.S. Basket Corato non parte benissimo: Torresi e Paparella vanno a segno al primo tentativo utile, Preite dalla lunetta fa 1 su 2: dopo nemmeno un giro di lancette Corato è sotto 0-5.
La reazione casalinga però non si fa attendere e passa tra le mani di Morresi (da 3 pti) e Mauro Stella che impatta il punteggio con due liberi. La tensione in campo è palpabile, entrambe le squadre lottano ma hanno paura di rischiare, infatti il punteggio è basso. Torresi riporta avanti i suoi dai 6,75, Stella lo imita con una tripla aperta. L’ex terribile, sempre lui, il numero 4 Torresi ha la mano calda e infila un’altra bomba dalla distanza, Bagdonavicius scalda i motori irridendo sotto le plance Elksnis. Dopo due minuti senza canestri, Preite torna a sollecitare il tabellone, tre liberi consecutivi consentono ai padroni di casa di impattare il match: al 6’ è 13-13.  L’ex Ruvo Preite porta per l’ultima volta i suoi in vantaggio, Bagdonavicius fa assaporare ai centinaia di coratini la gioia del primo vantaggio. Davide Cipri, in una delle sue migliori partite stagionali, mette una tripla monumentale, ma ad un minuto dal termine è Torresi a fissare il punteggio del primo periodo sul 19-17.

Il secondo quarto è un autentico inseguimento tra gatto e topo, con la squadra di casa che prova lo strappo e con gli ospiti che li riagguantano immediatamente. Mauro Stella (16 pti e 10 assist) porta sul +4 i suoi, Elksnis, fino ad allora evanescente, vince un doppio duello con Cicivè (una rarità) e firma il pari 23. A metà quarto sono Bricis e Bagdonavicius a portare i padroni di casa sul +4, ma Annese, autore di una grande prova accorcia. Tanti sono gli errori al tiro, da una parte e dall’altra, per questo la palla scotta ancor di più, perché ogni canestro può essere quello  decisivo. Cicivè da una parte, Mirone dall’altra danno vita ad un personalissimo parziale di 4-4, Paparella (19 pti e prestazione maiuscola), griffa il 35-33 a 2’ dalla fine. Un monumentale e decisivo Patrisio Cicivè (12 pti e 9 ass) riporta Corato a distanza di sicurezza, poi il valzer dalla lunetta dell’ultimo minuto cambia cifre ma non distanze del parziale: al riposo è 41-37.

Il terzo quarto, come ampiamente dimostrato nel corso di tutta la stagione (specie nelle uscite casalinghe),  è il quarto del Corato, in cui divora l’avversario e (quasi) sempre porta a casa il bottino pieno. I neroverdi non vogliono smentirsi e iniziano a pigiare sull’acceleratore: Mirone firma i primi due punti del periodo, ma Bricis (12 pti) e Mauro Stella portano per la prima volta Corato sul +6. Annese prova a metterci una pezza, ma ancora il lettone e una bomba di Castoro portano il punteggio sul 50-41 al 24’. Torresi (28 pti) torna ad avere feeling con la retina e spaventa i padroni di casa, ma Benas Bagdonavicius (30 pti) è straripante, Bricis glaciale dalla lunetta. A 120 secondi dalla fine è 57-47 Corato. Gli ospiti, storditi, sembrano aver perso il bandolo della matassa, così prosegue la mattanza a tinte neroverdi con 4 pti consecutivi di Benas che permettono a Corato di andare al mini riposo sul 61-47.

Il solco di 14 pti scavato a 10 minuti dal termine sembrava un ottimo tesoretto, soprattutto alla luce del fatto che Corato sino ad allora su 119 quarti disputati nella regular season, mai ne aveva perso uno di 14. Ma Monopoli ha 7 vite, forse 12, mentre Corato ha le pile un po’ scariche per via del notevole sforzo messo in campo nel terzo periodo. Due liberi di Mirone inaugurano il quarto quarto dalla lunetta, lo imita Calisi. 0-4 dopo un minuto e soprattutto Corato che ha già commesso 4 falli (andrà a bonus due minuti più tardi). Bagdonavicius prova a tirare la carretta e mantiene a distanza i biancazzurri (65-53 al 33’). Santiago Paparella, corsa, forza e garra di un ventenne, prova a ricucire lo strappo con un personalissimo parziale di 0-5, Stella trova la tripla della domenica in equilibrio precario. Le squadre sono meno attente in difesa, Corato però ha le polveri bagnate e spreca tre tiri aperti che non entrano anche per sfortuna. Monopoli così approfitta del calo nero verde e con un Torresi on fire (autore di 10 pti consecutivi) trova il quasi insperato 72-72 a 2’ dalla fine. Stella dalla lunetta prova a scacciare i fantasmi con un 2 su 2, ma Paparella a 15 secondi dalla fine impatta sul pari 74 e Verile chiama time out. Vi ricorda qualcosa? Ostuni, certo! Questa volta però l’esito è diverso: Su un’azione fotocopia della partita contro i gialloblu, Morresi serve Castoro, ma non trova il canestro. Rimbalzo di Paparella che prova dai 26 metri, forse ha sentito da qualche parte che contro Corato questi colpi riescono a molti, ma l’atterrito PalaLosito può tirare un sospiro di sollievo. Si va al  supplmentare sul 74-74.

Al ritorno in campo i tifosi, sconvolti da mille emozioni, chiedono agli eroi in nero verde di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Patrisio Cicivè non si fa pregare e dopo un terzo periodo in naftalina per via dei 4 falli accumulati, torna fresco e pimpante e con un animus pugnandi forse mai visto a questi livelli. Lay up di Cicivè, Paparella risponde con 2 liberi, ancora Cicivè di tabella. Gli ultimi decisivi minuti di questa sfida parlano argentino, ma è solo il nostro pivot a ballare il tango: rimbalzo nella sua area, rimbalzo offensivo su tentativo di Bagdonavicius, tap-in e fallo. Dalla lunetta non sbaglia e porta sul 79-76 Corato. Partita finita? Ma quando mai! Bricis e Benas decidono di rendere ancora più palpitante il finale, sbagliando tutti e quattro i liberi a loro disposizione, ma sul rimbalzo dell’ultimo di essi Mauro Stella si fionda sul pallone e fa esplodere di gioia il Palalosito, che può lasciarsi andare in festeggiamenti liberatori.

La vittoria  della squadra, la vittoria del gruppo, nella partita più difficile, in un match che è la fotografia perfetta di una squadra che non molla mai, che ha grinta, classe, cattiveria da vendere. Corato vince il campionato di C Silver Pugliese da neo promossa, in un torneo difficilissimo e di alto livello. Ora però viene il bello: con la vittoria della regular season infatti, Corato evita la grana play-off e vola direttamente all’interzona. 1,2 e 3 Giugno in campo neutro, l’A.S. Basket affronterà in un triangolare la seconda forza della Campania e la vincitrice del girone umbro. Corato è a due partite dalla serie B, che non è mai stata così  vicina. Ora 50 giorni per ricaricare le pile e prepararsi ad un’emozionante tre giorni di pallacanestro che potrebbe regalare ulteriori soddisfazioni ad una squadra, ad una società, ad una città in festa, ma per niente sazia.