L’Adriatica Industriale Basket Corato torna in campo a quattro giorni dal trionfo in casa molfettese, per l’ultimo infrasettimanale dell’anno, in quel di Ostuni. La posizione in classifica dei gialloblù non deve far pensare che quella di domani sarà una gita di piacere nella città bianca, perché la Cestistica, tra le 12 squadre in corsa per questa C Gold, è quella che è migliorata di più sotto il profilo del gioco con il passare delle partite, sebbene non abbia raccolto granché dal punto di vista della classifica (3 vittorie su 18 partite disputate). Una gara da non sottovalutare dunque, che arriva però nel momento migliore per Corato, ora a due lunghezze dalla battistrada Molfetta.

 

QUI CORATO: È difficile tornare con i piedi per terra dopo una prestazione simile, dopo una vittoria simile. La prova di forza sensazionale in casa della squadra da battere, senza due pedine fondamentali come Del Tedesco e Chiriatti (per buona parte dell’incontro) senza dimenticare il lungodegente Messina, resterà una medaglia al valore sul petto di questa squadra, comunque vada la stagione. I ragazzi però ora, sotto i diktat della collaudata coppia Verile-Carnicella hanno un un compito non semplice: resettare l’euforia, frenare gli entusiasmi ed affrontare Ostuni come fosse una finale. I neroverdi per la trasferta di domani potranno contare su una rinnovata e ritrovata verve offensiva (primo “cento” stagionale) e sulla coppia bionica Lutterman-Ouandie, primo duo della gestione Marulli a scollinare quota trenta punti personali (per l’esattezza rispettivamente 36 e 33) nello stesso match. Per questo finale di stagione la coperta sarà un po’ più corta del solito, ma con la grinta mostrata nelle ultime uscite e l’apporto dei valorosi giovani del settore giovanile, questa squadra si potrà togliere ancora belle soddisfazioni.

 

QUI OSTUNI: Nonostante tutto. La squadra gialloblù è l’esempio lampante di questo campionato di come nello sport come nella vita, nonostante le molteplici difficoltà che possono incorrere, si può comunque far bene. La travagliata stagione dei messapici, iniziata proprio a Corato con soli sette giocatori a referto, sembrava dover essere disastrosa, invece con il passare delle partite i ragazzi di coach Curiale sono cresciuti, riuscendo a battere tra le mura amiche Mesagne e soprattutto Castellaneta (oltre che la cenerentola Trani a domicilio). Anche nelle sconfitte i gialloblù si sono spesso distinti per tenacia e orgoglio, vedasi prestazioni contro Corato e Molfetta a domicilio, Vieste e Altamura in casa, dove hanno venduto cara la pelle facendo sudare sette camicie agli avversari. Punto di riferimento della squadra è certamente Sava Razic, ala piccola classe 2000 ex Ruvo, che viaggia alla media di 17.4 ppg. Tutte le azioni passano per le mani del talento Mateja Maksimovic, altro 2000, play (15.5 ppg). Sotto le plance il gigante buono Stankovic, che contro Corato ha sfornato una delle sue migliori prestazioni siglando 22 punti, mentre Ciric è certamente il talentino più interessante del pacchetto gialloblù: ala 2003, viaggia già ad una media di 8,5 punti ad allacciata di scarpe. Poi una serie di giovanissimi che stanno ben figurando nei campionati under.

 

Una partita dunque da prendere con le pinze, nella suggestiva cornice del PalaGentile, che rievoca ricordi dolceamari ai tifosi di fede neroverde, ma da vincere a tutti i costi.