Metti una fredda serata di inizio marzo, con la primavera che sembra ancora lontana anni luce. Una domenica come tante, in casa della squadra da battere, in cui comunque vada sarà un successo, a prescindere dal risultato. Una domenica a Molfetta, dove “la sconfitta può anche starci”. E invece l’Adriatica Industriale per questa serata ha deciso di indossare l’abito più elegante e seducente, sfornando una prestazione perfetta che ha ammutolito e messo all’angolo la capolista, ancora imbattuta tra le mura amiche. Corato batte Molfetta al PalaPoli per 94-102 e si porta a -2 dai biancoblu. E per come si era messa la partita Corato stava anche per ribaltare la differenza canestri. Una ciliegina sulla torta che non è arrivata, ma con la rinnovata consapevolezza che questa squadra più affrontare chiunque.

 

Senza Del Tedesco, partito in Venezuela per i campionati sudamericani U18, Verile ha la panca ancora più corta, coach Gallo per la prima volta dopo un mese e mezzo può contare su tutto il roster (Liso torna da una contrattura, Buljan da una squalifica di tre giornate). Partono forte i neroverdi con Lutterman subito sugli scudi, ma Buljan trova il vantaggio dei padroni di casa. I ritmi sono subito altissimi, così come altissime sono le medie, non per disattenzioni difensive, ma chiaramente per attacchi ben sopra la media del campionato. Delic e Stella alzano la voce, Ouandie si sblocca ma le squadre restano a contatto, Buljan, autore di 40 punti prova a trascinare i suoi, ma c’è troppo Lutterman per tutti. L’olandese risulta impeccabile sia a cronometro fermo che con la palla in movimento e piazza un paio di schiacciate niente male, a fine quarto poi è Idiaru a rubare la scena a tutti con 7 punti di fila che permettono ai neroverdi di chiudere sul 22-30 alla prima sirena.

 

Al rientro in campo arriva veemente (e prevedibile) la reazione della Dai Optical, ma i viaggianti, dopo un paio di minuti di smarrimento, ritrovano la bussola e il canestro con il sempre più decisivo Tomasello. Idiaru, Stella, Ouandie e Lutterman sono dominanti per larghi tratti, ma Corato non riesce a fuggire via, anzi è Formica con due triple a stretto giro a rischiare di cambiare il match psicologicamente. Cosa che per fortuna e soprattutto bravura dei neroverdi, non riesce. Trascinati da un Lutterman deluxe (36 punti e 14 rimbalzi) Corato si riporta presto a tre possessi di vantaggio, Molfetta invece è Buljan-Delic dipendente, ma i due fanno da croce oltre che la delizia (tante palle perse per il primo, tiri forzati per il secondo). All’intervallo lungo il vantaggio è pressoché invariato: 43-52.

 

Dopo i dieci minuti di break, Corato resta un attimino sui blocchi e Molfetta quasi annulla lo svantaggio, ma Idiaru Lutterman e Ouandie (33 punti) rasentano la perfezione ambo i campi. Brutte notizie per l’Adriatica che perde Chiriatti, ma ritrova linfa nella metà campo avversaria, dominando sia nel pitturato che fuori dall’arco. Qui show neroverde: in circa 4 minuti Stella e co. piazzano un parziale montstre di 7-18 che travolge gli avversari, che ora tremano anche per un’eventuale differenza canestri (50-70 al 26′). Il time-out di coach Gallo però funge da autentico toccasana per i biancoblu che in una manciata di minuti, guidati da Buljan, Delic e Calisi rendono interessante il quarto periodo: all’ultima pausa è 65-73.

 

Scampato il pericolo cappotto, la Dai Optical si risveglia, l’Adriatica rifiata dopo 30′ a tutto gas e l’ingresso di Liso dà nuova luce alla manovra casalinga. Buljan trascina i suoi alla clamorosa rimonta, ma sul -5 palla in mano perde due palloni sanguinosi che scatenano il famigerato contropiede coratino armato da Tomasello e concluso da Idiaru (18 punti), autentico specialista. Ouandie, sino a questo momento del match “fermo” a 16 punti, ne realizza 17 solo in questo quarto. Sul finale molti giri dalla lunetta ambo le parti ma l’Adriatica non rischia mai di subire la rimonta. Al PalaPoli, Corato batte Molfetta 94-102.

 

Prova maestosa dell’Adriatica Industriale, che all’avvicinarsi del momento topico della stagione sta crescendo e trovando finalmente l’identità letale vista a tratti nel corso della stagione. A quattro match dal termine i punti di svantaggio sono ora due, ma in caso di pari punti Molfetta ha il muso davanti ai neroverdi per la differenza canestri negli scontri diretti favorevole (all’andata fu 81-95). E qui forse c’è spazio addirittura per i rimpianti: con 12 tiri dalla lunetta sbagliati e soprattutto con il +20 a 13 minuti dalla fine, forse l’obiettivo non era così irraggiungibile, ma comunque una vittoria così resterà molto a lungo nel cuore e nella mente dei tifosi di Corato, che hanno gremito in maniera festosa e corretta gli spalti del PalaPoli, facendo sentire a casa i nostri beniamini.

 

TABELLINI

 

Corato: Lutterman 36, Ouandie 33, Idiaru 18, Stella 9, Tomasello 5, Bucciol 1, Chiriatti, Algie, Sgarlato NE, Jareci NE, Mitrovic NE, Petrovic NE.

 

Molfetta: Buljan 40, Delic 19, Feruglio 5, Calisi 11, Liso 7, Formica 9, Orlando 2, Bellinzona 2