Corato come l’Incompiuta di Schubert, sinfonia che il musicista tedesco non riuscì a completare prima della sua morte, reputata tra le più belle del suo vastissimo repertorio. Un paragone forte, ma che ben fotografa il match giocato quest’oggi dai neroverdi contro una grande squadra. Gli uomini di coach Verile hanno profuso una grande pallacanestro per più di 30′, sono arrivati al +12 a cinque minuti dalla fine accarezzando un successo clamoroso, salvo poi perdere uno dei maggiori protagonisti del match, Leo Marini per gli ultimi decisivi minuti ed essere raggiunti quasi sulla sirena da un rocambolesco lay-up di Capitanelli e cedere all’overtime, giocato anche senza Antrops e Cicivè. Una partita che resta ben giocata e positiva, ma con zero punti portati a casa, una bella, bellissima, ma sfortunata incompiuta.
Corato per la quarta volta di fila non cambia starting five con Stella, Idiaru, Boffelli, Antrops e Marini e l’inizio dà ragione a coach Verile: schiacciata, stoppata e lay-up in meno di 2′ di Marini ed è 0-4. Corato gioca senza timori reverenziali, si diverte, per i biancorossi ogni palla pesa un macigno dopo le tre sconfitte di fila. Parziale super e Corato si porta sul 4-12 al 6′. Rajola chiama timeout e l’inerzia cambia: Pescara inizia a segnare con tutti i suoi effettivi e i neroverdi si inceppano avanti. La Amatori piazza parziale aperto di 10-0 e chiude il quarto avanti 14-12.
Dopo un primo quarto in cui si è segnato con il contagocce, i secondi dieci minuti sono un monologo dei due attacchi, con le difese quasi inermi. Apre le danze Serafini (16 pti), Leonzio dalla media incrementa, Morresi pone fine al digiuno neroverde dopo 5′. Il nuovo acquisto Gay si presenta con personalità al Pala Elettra e ne mette 4 di fila, Marini risponde. Le due squadre sono lì, l’inerzia è incerta e continuano a viaggiare a braccetto. Pescara allunga fino al +6, Marini ispirato da un Mauro Stella immenso, schiaccia ancora, a metà tempo è 25-21. Le due squadre sono molto efficaci nelle soluzioni “da vicino”, ma difettano dalla distanza. Antrops sigla la prima tripla neroverde, ma la forbice non va oltre i cinque punti, con la Amatori che non riesce a scappare via e con Corato a mordere le caviglie. Al 20′ è 39-34.
Un sin lì difensivamente monumentale Idiaru parte fortissimo e colpisce con 4 punti di fila (alla fine saranno 12), un’altra schiacciata di Marini sancisce il sorpasso: 39-40 dopo poco più di un minuto. Ma Pescara non demorde. La partita diventa meravigliosa, con le due squadre che letteralmente non sbagliano un colpo, complici anche le difese non proprio irreprensibili. Per ben sei volte le due squadre vanno in vantaggio e vengono puntualmente recuperate. Poi a metà tempo 7-0 di parziale dei biancorossi con Gay (10 pti), Serafini e Micevic, ma quattro punti di Marini e la tripla di Idiaru restituiscono le chiavi del match agli ospiti. Al 27′ è 51-53. Un Caverni da 16 punti riporta avanti i suoi con un gioco da tre, ma alla fine del terzo quarto Corato si riporta avanti di una lunghezza: 56-57.
Il libero di Micevic apre l’ultimo periodo, Marini, Morresi, Idiaru e Stella (in doppia doppia con 25 punti e 11 assist) piazzano in 3 minuti il parzialone di 0-12 che pare indirizzare definitivamente il match. Leonzio con un gioco da tre punti interrompe l’astinenza, ma ancora Stella dalla sua mattonella sentenzia, per la gioia dei coratini giunti in terra abruzzese. Gay a 5 minuti dal termine firma il 62-72, un parziale personalissimo di 8-0 di Caverni riporta quasi a sorpresa in partita i suoi, sul 70-72 al 38′. Poi la sliding door che segna definitivamente il match: un “ponte” antisportivo di Gay (non valutato come tale dall’arbitro) fa cadere rovinosamente al suolo Marini, che resta a terra. Il numero 15 coratino, in doppia doppia con 18 punti e 11 rimbalzi esce in barella tra gli applausi del Pala Elettra. Ultimi due minuti di fuoco: Corato perde anche Antrops per 5 falli e gioca decimata nel momento clou e Capitanelli ne approfitta con la sua fisicità. Lui e Leonzio portano Pescara sul – 1. Dall’altra parte Morresi fa solo 1/2 dalla lunetta e nell’ultimo possesso, ad un secondo dalla fine Capitanelli trova un canestro fortunoso con l’aiuto della dea bendata, dopo un rimbalzo offensivo. Overtime.
L’inerzia ora è tutta dalla parte dei padroni di casa e per Corato piove sul bagnato: fuori anche Cicivè per 5 falli, i neroverdi si ritrovano con Boffelli a sacrificarsi da lungo, ma in difesa è inerme contro la fisicità abruzzese. Proprio Boffelli (19 pti) tenta di tenere vivo il match, ma la tripla di Leonzio a meno di 60″ dalla fine, sentenzia la sconfitta neroverde. Il canestro di Idiaru buono solo per le statistiche, al Pala Elettra, in un finale convulso, termina 95-89.
Solo applausi per l’Adriatica Industriale, che per gran parte dei 40′ è stata in vantaggio su una delle squadre più accreditate del torneo. Magari i neroverdi avranno il rimpianto del +12 non conservato, ma solo una settimana fa proprio i neroverdi avevano rimontato una simile situazione di svantaggio. Il bello (e il brutto) di questo meraviglioso sport. Domenica tutti al PalaLosito contro Teramo per ripartire da qui, da questa meravigliosa, ma sfortunata missione incompiuta.
TABELLINI:
PESCARA: Micevic 10 (3/5, 1/6, 1/2 TL), Capitanelli 10 (5/7, 0/2, 0/0), Serafini 16 (7/11, 0/2, 2/3), Leonzio 17 (4/9, 2/8, 3/3), Carpanzano 12 (2/6, 2/5, 2/2), Fasciocco NE, D’Eustachio 4 (2/2, 0/1, 0/0), Boscherini NE, Gay 10 (5/8, 0/3, 0/0), Caverni 16 (2/3, 3/7, 3/3), Taglieri NE, Di Donato NE
Tiri Liberi: 11/13 – Rimbalzi 44 (Serafini 9) – Assist 26 (Capitanelli, Leonzio 6)
CORATO: Antrops 5 (1/2, 1/3, 0/0), Stella 25 (6/9, 2/4, 7/9), Smorra (0/1, 0/0, 0/0) Marini 18 (9/10, 0/3, 0/0), Morresi 6 (1/1, 1/6, 1/2), Cicivè 4 (2/3, 0/0, 0/0), Boffelli 19 (2/3, 2/5, 9/9), Idiaru 12 (4/6, 1/4, 1/2), Martina, Mangano NE
Tiri Liberi: 18/22 – Rimbalzi 34 (Marini 12) – Assist 16 (Stella 11)