Per la ventiduesima giornata di Serie B Old Wild West girone D, Corato torna al PalaLosito, avversaria di turno Avellino, uno scontro importante, l’ultimissimo treno per un posto nei play-off, ora distanti sei punti. Per tentare l’impresa, la “remuntada”, la squadra del patron Antonio Marulli opta per il cambio in panca: con Gesmundo ai saluti, i neroverdi sono affidati all’esperienza di coach Giulio Cadeo, ex allenatore di Varese (Serie A) e head coach della BNB tra le altre, che attualmente ricopriva il ruolo di responsabile del settore giovanile dei neroverdi. Anche per gli ospiti, che vengono da quattro sconfitte di fila, è settimana di rivoluzione. Sono ben tre gli innesti che i campani regalano a coach De Gennaro in vista dell’impegno in terra pugliese. Tra le fila dei lupi arrivano infatti i “lunghi” Stanzani (ex Scauri) e Dilas e il play Marchetti. Due squadre rivoluzionate dunque, per quella che per entrambe le squadre potrebbe essere l’ultima spiaggia in chiave playoff per Corato, in chiave salvezza diretta per i biancoverdi.

QUI CORATO: La sconfitta nel combattutissimo derby di sabato scorso contro Ruvo è stata un brutto colpo più per la classifica che per il morale dell’Adriatica Industriale, che si allontana dalle zone nobili della classifica. Il cambio in panca dopo lo score negativo di 9-12 è la classica “scossa” ambientale per tentare di raddrizzare una stagione sin qui lontana dalle previsioni. Con Cadeo certamente cambierà il modo di interpretare pallacanestro della squadra, ma le rivoluzioni non si fanno un due giorni. Il coach nativo di Varese infatti avrà soli 3 allenamenti per preparare la delicata sfida di domenica, troppo poco per dare alla squadra il suo imprinting. Sicuramente i neroverdi dovranno ripartire dall’atteggiamento, che in questo 2020 è stato sempre positivo e dovranno sfruttare l’onda lunga di positività e nuovi stimoli che solitamente un cambio di allenatore apporta ad un gruppo. Per schemi e tattiche ci sarà tempo.

QUI AVELLINO: La squadra di coach De Gennaro sta vivendo un’annata difficile, complici anche situazioni difficili extra campo. Il 5-16 di score è certamente deficitario e con Cassino e Scauri in risalita i lupi rischiano di essere risucchiati nella questione retrocessione diretta. Delle ultime quattro sconfitte consecutive però, ben tre (contro Ruvo, LUISS e Palestrina), sono arrivate al termine di gare giocate punto a punto, perse all’ultima curva, contro avversari di ben altro rango. Nonostante la classifica bloccata da un po’ dunque, Avellino è squadra da non sottovalutare, anche alla luce del restyling avvenuto in settimana: in cabina di regia arriva Marchetti per sostituire il gioiellino classe 2000 Erkmaa, passato a Napoli (A2), sotto le plance, a fare compagnia all’ex Catanzaro Locci, ecco Stanzani. I punti di riferimento del roster campano sono certamente l’ala Bruno Ondo Mengue (12.5 ppg) e la guardia Marzaioli (11.5). Nel quintetto spazio anche per il classe 2000 Rajacic (8.1) e Bianco. Minuti importanti anche per gli ex Ruvo De Leo e Dushi, che danno discreta profondità ad un roster giovane ma temibile.

LA GARA D’ANDATA: Il 27 novembre 2019, dopo un rinvio per pioggia, al Pala Del Mauro va in scena forse il capitolo più brutto della stagione neroverde: Avellino la spunta 61-45 in un match mai in discussione. Top scorer di giornata Jack Sereni con 16 punti e Hugo Erkmaa con 15.

Quella di domenica è la classica partita da vincere o vincere, senza “se”, senza “ma”, davanti al proprio pubblico. Il cambio di allenatore potrebbe essere la scossa, la virata decisiva per voltare definitivamente pagina e tentare di agguantare il sogno playoff, distante ma comunque ancora alla portata.