Non tutte le favole hanno un lieto fine. Questa potrebbe essere la morale di Corato-San Severo, partita bellissima, uno spot per la pallacanestro, dominata per larghi tratti dai neroverdi, che però non sono riusciti a portare a casa la vittoria, che ai punti sarebbe stata meritata.
Terzo quarto decisivo per gli uomini di Salvemini, che sono riusciti a realizzare ben 33 punti, trascinati da Rezzano e Antonelli, 50 punti in due.
Corato va anche sotto di dieci, non demorde, torna addirittura al comando, ma all’ultima curva fallisce due volte la tripla del pari. Ma dal PalaLosito sono comunque applausi.
In un clima da altra categoria, palazzetto sold out, è Idiaru a sbloccare il match, ma un parziale di 0-9 sembra già indirizzare il match a favore degli ospiti, con Antonelli e Rezzano immediatamente sugli scudi. Stella fa esplodere i tifosi in penetrazione e dopo 2′ di errori, Boffelli spara da 3 (7-9 al 5′). Antrops muove solo la rètina dalla lunga dopo il canestro di Scarponi. La partita è bella e vivace, Boffelli impatta il match ancora dalla lunga, mentre dall’altra parte le bocche da fuoco sembrano spente (1/8 dalla lunga nel primo quarto). Stella riporta avanti i neroverdi, tre liberi di Boffelli e Ruggiero fissano il primo parziale sul 21-17.
Il secondo quarto di Corato è vicino alla perfezione, almeno nei primi minuti: Stella e Cicivè ristabiliscono il +6, Stanic non sembra in giornata, così come i tiratori “neri”, Antonelli sì (a fine partita saranno 21 punti con 8/9 da 2) e accorcia ancora. Idiaru e Antrops tentano la fuga (29-20 al 23′). Gli ospiti sono tramortiti dall’onda d’urto e dall’intensità di Corato, accentuata da un clima infuocato e conseguenza logica, saltano i nervi, ma comunque restano nel match. Idiaru (17 pti) caccia a – 11 San Severo, ma subito viene ricucito in due minuti con parziale di 0-7. La partita è meravigliosa e combattutissima, ma Corato sembra avere qualcosa in più. Le prove di fuga precedenti vengono messe in atto sul finire del secondo periodo: Antrops e Boffelli (22 e 12 punti) dalla lunga, quattro punti di Cicivè e Corato è +14 sulle ali dell’entusiasmo. Corato è gravata di troppi falli nel reparto lunghi (Cicivè e Marini a quota 4 già nel secondo quarto), ma Iannelli non fa rimpiangere i due, con minuti di grande sostanza e concretezza. Prima del riposo il parziale ritorno ospite, con il tabellone che recita 48-38.
Il terzo quarto sembra iniziare sulla falsa riga del primo tempo con un 4-0 di parziale, ma il riposo lungo ha fatto benissimo all’Allianz, che esce dagli spogliatoi dando l’impressione che lì dentro siano stati 10 minuti a provare il tiro dalla lunga. Ruggiero da 3 Antrops idem dopo 10″. I ritmi sono quasi da NBA con un saggio ambo le parti su come si dovrebbe attaccare, ma non su come si dovrebbe difendere. L’ennesima tripla di Stella fa dormire sonni tranquilli ai tifosi, ma d’improvviso qualcosa si inceppa: davanti si perdono troppi palloni e spesso si forzano i tiri, dietro nessuno riesce più a fermare San Severo. Le terribili percentuali dei primi 20′ sono un lontano ricordo, Rezzano è semplicemente una macchina da punti e 10 dei 13 punti dello 0-13 di parziale che ribalta il match portano la sua firma (60-62 al 27′). Dopo 5′ di buio Stella e Antrops tornano a muovere la voce “Casa” sul tabellone, Rezzano, Di Donato e Stanic firmano il 63-71 di fine quarto.
Sodero firma il massimo vantaggio giallonero (+10), ma la pausa sembra aver fatto bene a Corato e trascinata da un Dell’Uomo in grande spolvero (tripla e Assist in 60″), si rimette in carreggiata. La palla pesa di più ma l’intensità difensiva neroverde è tornata quella del primo tempo, così San Severo fa punti solo dalla lunetta con Di Donato, mentre Antrops segna la tripla del – 3 con le mani in faccia (72-75 al 34′). San Severo trema, il PalaLosito ci crede di nuovo e un sontuoso Idiaru con cinque punti di fila (in mezzo un canestro di Ruggiero) impatta il match sul pari 77. Ruggiero riporta avanti i suoi ma Cicivè e ancora Efe riportano avanti l’Adriatica Industriale a 3′ dal termine (81-79). Rezzano, tenuto a bada per qualche minuto, si riaccende e firma il controsorpasso da molto lontano, Antrops con due liberi riporta a – 1 i suoi ma un’amnesia collettiva della difesa (l’unica nel quarto periodo), consente a Rezzano, ancora lui, di segnare uno dei lay-up più facili della sua carriera (83-86 al 39′). L’ultimo minuto è quello dei rimpianti, con Corato che ha per due volte la palla del pari ma fallisce per un nonnulla. Stanic e Idiaru firmano l’85-88 finale.
L’attesa della vigilia è stata ampiamente rispettata: Corato-San Severo è stata una partita bella, appassionante, con due tifoserie meravigliose che hanno spinto i propri beniamini dal primo al quarantesimo. Peccato per il risultato, peccato anche per i risultati delle dirette avversarie di Corato in classifica: Senigallia, Bisceglie e Giulianova vincono in trasferta ed ora, abbandonato il sogno quinto posto, i neroverdi si ritrovano anche dietro Senigallia. Una vittoria a Bisceglie non potrebbe bastare agli uomini di Verile per la sesta piazza, considerando il turno di riposo dell’ultima giornata. Il derby di oggi però ha raccontato una cosa: a prescindere dal piazzamento finale, Corato può essere la mina vagante nell’immediata fase ad eliminazione diretta.