Ieri sera, nell’elegante cornice della Sala “Fellini” del Nicotel Hotel a Corato, si è tenuta, davanti ad un ragguardevole numero di tifosi ed addetti ai lavori, la presentazione ufficiale di Adriatica Industriale Basket Corato e Polis Volley Corato, da qualche mese racchiuse in un unica realtà Polisportiva. Al tavolo, oltre al presidente delle due società Antonio Marulli, anche tutte le altre figure di spicco della piramide dirigenziale e i due coach Gesmundo (basket) e Matera (volley), moderati da Stefano Procacci.
Il Presidente Antonio Marulli si auspica che la stagione che sta per cominciare sia ancor più ricca di soddisfazioni della precedente (Playoff in B per il Basket, promozione in C per la pallavolo), ma mai facendo il passo più lungo della gamba. Le scelte ponderate, conclude, sono alla base della crescita costante della società.
Gli fa eco Cataldo Mazzilli, amministratore unico di Adriatica Industriale, main sponsor della Corato a spicchi. Una stagione positiva quella passata, ma ricca di problemi dovuti a fattori esterni, come la chiusura per lavori del PalaLosito con la stagione nel vivo. Il patron di Adriatica infine, ammaliato dal progetto targato Marulli, innamorato del Basket e della propria città, afferma che anche senza amministrazione si possano fare grandi cose.
Non solo prima squadra ma anche settore giovanile: il vicepresidente Pieraldo Capogna si sofferma sui settori giovanili, sui quali questa Polisportiva sta investendo tante risorse, umane ed economiche: 250 iscritti ai corsi di pallavolo, che disputerà una miriade di campionati giovanili oltre alla serie C, e poi il basket con U-13, U-14 e U-15 con la punta di diamante chiamata coach Cadeo, una garanzia di qualità e successi.
Risorse (tante) spese anche al capitolo prima squadra: secondo il DS Francesco Martinelli il mercato è stato lento e ponderato perché Corato “sceglie prima i grandi uomini fuori dal campo e poi i grandi giocatori”. La squadra messa su, afferma, è composta da straordinari atleti esperti e navigati in Serie B, (Stella, Serroni, Sereni, Grilli, Brunetti) e giovani rampanti dal sicuro futuro, (Idiaru, Cioppa, Yabre, Pisoni, Messina, Di Gennaro e Ivona). Il giusto mix tra esperienza e gioventù.
Parlando poi di obiettivi, il Direttore Tecnico Saracino è chiaro: “se San Severo è il punto di riferimento della Puglia del nord e Brindisi della Puglia del sud, il nostro intento è quello un giorno di diventare il simbolo cestistico del centro della Puglia e chissà”. Sul campionato di quest’anno poi dice che ci sono ottimi presupposti per far bene, ma la pallacanestro “Purtroppo o per fortuna non è una scienza esatta, ci sono troppe variabili impazzite. Meglio volare bassi e lavorare, piuttosto che fare proclami”.
Essere una realtà così affermata però al giorno d’oggi non è semplice, anche economicamente parlando, parola del Direttore Generale Roberto Caterina che sottolinea quanto sia difficile reperire anno dopo anno nuovi sponsor per crescere. Ma con lungimiranza e oculatezza nulla è impossibile, ricordando che solo quattro anni fa, quando il trio Marulli-Capogna-Caterina prese in mano le redini dei neroverdi, la squadra disputa va la serie D regionale.
Dalla dirigenza alla panchina, con coach Gesmundo che in questa pre-season ha apprezzato del nuovo gruppo “lo spirito di grande caparbietà, grinta e passione dimostrate sul parquet”. Il lavoro da fare è ancora tanto certo, ma “con questo staff competente e questi giocatori, partiamo veramente da un’ottima base”.
Dopo la presentazione delle nuove divise (bianca con inserti verdi quella di casa, a colori invertiti quella da trasferta), da quest’anno targate Joma, anche Mauro Stella, capitano di mille battaglie con la casacca neroverde, conferma le “good vibes” di staff e dirigenza, parlando di un ottimo gruppo, esperto e soprattutto formato da grandi uomini, che potrà togliersi parecchie soddisfazioni.
Anche in casa Polis si respira un’aria positiva e di rinnovamento. La Serie C, riconquistata dopo un solo anno di purgatorio in D, sarà affrontata con due chiavi di lettura che si intersecano tra loro: puntare su atlete giovani cresciute nel vivaio biancoblu. Leggendo infatti le “undici” a disposizione di coach Matera, vediamo che a parte Fumarola, D’Aniello e capitan Piarulli (classe 1995), le altre sono tutte under, tutte millennials (alcune del 2003 e del 2004) che però hanno già ben figurato nei vari campionati giovanili.
Una sfida complessa ma affascinante, come sostiene il primo dirigente della Polis Gianni Berardi, un progetto dal sicuro avvenire che farà sbocciare e crescere tante atlete della nostra città.
Una sfida che dopo il trionfo della passata stagione, sarà un po’ meno complicata, perché questa squadra è una famiglia e la coesione tra le ragazze sarà l’arma in più di questa squadra giovane ma agguerrita e che “sa il fatto suo”, come affermato da coach Matera.
A far da chiosa, l’intervento del presidente Marulli che ha ringraziato tutti coloro che lavorano dietro le quinte di questa Polisportiva. Uno staff di oltre 70 unità che lavora “nell’ombra” ma che rende possibile tutto ciò.