Si ferma a sei il numero di vittorie consecutive per l’Adriatica Industriale Basket Corato, che nello scontro diretto valevole per il primo posto cede tra le mura amiche a Mola con il punteggio di 62-65 (14-15, 31-27, 53-37). La sconfitta è davvero dura da digerire, non per le qualità indubbie di un avversario caparbio e mai domo, quanto per le modalità di essa: dopo due quarti prevalentemente equilibrati, i neroverdi hanno giocato un terzo periodo da urlo, annichilendo gli avversari e portandosi addirittura sul +20 a quattordici minuti dalla fine. Sembrava fatta, ma improvvisamente Corato ha staccato la spina, un po’ per le scorie lasciate dai tanti match giocati in pochi giorni, un po’ per “il braccino corto” della squadra in fase offensiva, che ha preferito gestire energie e risultato. Mola dal canto suo non si è mai arresa e ha sfruttato la poca lucidità avversaria vincendo il match sotto le plance, dove i vari Barnaba, Mirone e Feruglio (unici in doppia cifra per gli ospiti – non un caso -) hanno vinto i rispettivi duelli contro i giganti neroverdi offrendo punti e rimbalzi in quantità e portando i due punti in dote al team guidato da coach Castellitto.
IL FILM DEL MATCH:
Partono col freno a mano tirato le due squadre, molti contatti maschi, e molte scelte perimetrali nelle prime azioni che premiano soprattutto la precisione ospite (2-6 al 3’ firmato Dilascio – Angelini). I neroverdi dopo l’inizio contratto, rispondono al fuoco e la ribaltano con Cioppa, capitan Bagdonavicius e Yabre che griffano un importante 9-0 di parziale. L’importanza di Mirone nel pitturato emerge a metà tempo con un bel sottomano e nella difesa (spesso al limite) su un maltrattato Bricis. Barnaba impatta il match, poi negli ultimi 2’ si segna quasi solo a cronometro fermo: Del Tedesco, Di Diomede e Feruglio realizzano, poi sulla sirena quest’ultimo fissa il primo parziale: 14-15.
Secondo quarto sulla falsariga del primo, con Corato che però inizia a cambiare marcia, trovando un minimo di continuità davanti e aumentando ancor di più l’intensità difensiva. Lo spettacolo stenta a decollare, Corato sembra averne di più, ma è Feruglio, ancora lui (13 punti e top scorer come all’andata) ad aprire le danze, prima della tripla di Idiaru che mette le cose a posto (17-17 al 12’). Le squadre ribattono l’un l’altra colpo su colpo, spesso le due squadre forzano la giocata e il punteggio resta bassissimo. De Angelis e Benas riportano avanti Corato con due numeri d’alta scuola, Bricis sigla il massimo vantaggio con due bombe di fila, inframezzate dalla bomba di Dilascio (29-22 al 18’). Sul finire del quarto si sblocca Cito, ma ancora Feruglio accorcia fino al 31-27.
Alla ripartenza del gioco subito Di Diomede (12 punti e top scorer neroverde) e Idiaru spaventano Mola, che restano lì con i liberi di Angelini, poi d’un tratto i biancoblu si dissolvono sotto i colpi di cannone dell’Adriatica, fino alla tripla di Cioppa che costringe coach Castellitto al time-out d’urgenza (40-29 al 23’). La pausa cambia ben poco le gerarchie in campo, l’uscita di Mirone (già tre falli per lui) rende la vita più semplice a Corato che continuano inesorabilmente ad allargare la forbice, con Mola che segna solo dalla lunetta, questa volta con Didonna. La schiacciata di Idiaru, la bomba di De Angelis e il lay-up di Di Diomede sembrano il preludio ad un altro giorno di festa (51-31 al 26’). I neroverdi ora abbassano fisiologicamente i ritmi e di contro iniziano a subire la burbera fisicità ospite, Preite Barnaba e Mirone rosicchiano qualche punticino, Del Tedesco firma il + 16 di fine terzo periodo, margine rassicurante: 53-37.
Quarto periodo, Corato inizia a patire il calo fisico e mentale dovuto ai tanti incontri ravvicinati in pochi giorni, ed entra male sul parquet, subendo quattro punti in trentacinque secondi, ma De Angelis con un bel coast to coast sembra allontanare eventuali fantasmi (55-41 al 32’). Preite spara la bomba della speranza, Corato inizia a perdere possessi sanguinosi in maniera ingenua. Continua a risucchiare punti Mola, grazie anche ai tagliafuori non effettuati di Corato che concedono qualche rimbalzo di troppo. Il lampo di Cioppa e il nuovo +11 a sei minuti e mezzo dalla fine sono pura gioia effimera perché Corato ad ogni possesso avversario, letteralmente, subisce canestro, mentre la fase offensiva è sempre più sterile, abulica. Idiaru mantiene i suoi sulla doppia cifra di vantaggio, ma da qui l’Adriatica Industriale smette praticamente di giocare: Mirone segna cinque punti di fila, Didonna avvicina i suoi sino al -3 (61-58 al 37’). Corato è alle corde, Dilascio impatta il match, la spia della riserva è accesa e ora inizia a lampeggiare. Feruglio, sempre lui porta Mola avanti, Corato spreca due liberi pesantissimi dalla lunetta e sul ribaltamento Barnaba sigla il +4 ad un minuto dalla fine. I neroverdi provano l’assedio finale, ma prima fanno solo uno su due dalla lunetta, poi Idiaru sfiora il clamoroso buzzer beater dall’angolo che sarebbe valso l’overtime.
Sono tanti i rimpianti per i neroverdi, che non sono riusciti a gestire e capitalizzare l’enorme vantaggio maturato a 14 minuti dalla fine. Il parziale dell’ultimo quarto (9-28) fotografa in maniera lampante e perfetta il calo verticale degli uomini di coach Cadeo al tramonto del match. Mola così vola a 16 punti e Corato scivola al terzo posto per via della vittoria di Molfetta su Monteroni del 23 maggio. Salentini che saranno i prossimi avversari di Corato questa sera alle 20:30 per un back to back durissimo.
TABELLINI:
BK CORATO: Idiaru 9, Cito 2, Ruotolo 1, De Angelis 7, Del Tedesco 3, Di Diomede 10, Cioppa 9, Yabre 4, Messina NE, Bagdonavicius 8, Bricis 8
MOLA: Tanzi, Stimolo, Negro NE, Didonna 8, Feruglio 13, Dilascio 9, Preite 9, Sivo, Angelini 4, Barnaba D. NE, Barnaba G. 12, Mirone 10
CORATO, DI NUOVO IN CAMPO! SI VA A MONTERONI
Il tempo per i rimpianti non c’è. A 24 ore dalla sconfitta contro Mola, L’Adriatica Industriale Basket Corato va a Monteroni, in un match importante in ottica seconda fase. La trasferta più lunga del torneo (410 km tra andata e ritorno) arriva forse nel momento peggiore, ma i neroverdi hanno più volte dimostrato che non sono in cerca di alibi e che, nonostante le poche energie getteranno il cuore oltre l’ostacolo per dimenticare subito la sconfitta subita e riprendere la marcia. La squadra salentina ha cambiato tantissimo nelle ultime settimane e come i neroverdi è stata alle prese con un focolaio di Covid-19 che, a meno di sorprese dell’ultima ora, terrà a casa quattro potenziali titolari come Pallara, Opalevs e i nuovi arrivati Stikuts e Thyrtyshnik. Ciò però non deve illudere Corato: servirà la miglior prestazione per portare a casa i due punti.
GLI AVVERSARI: UN PO’ DI NUMERI
Monteroni ha uno score di 2-7, è il fanalino di coda del girone C con 4 punti e perde da quattro gare consecutivamente. Il miglior realizzatore dei tarantolati è l’esperto Banti (13 ppg) seguito da Leucci (12.8) e Lasorte (7.6). Monteroni è il peggior attacco del torneo e la seconda peggior difesa (67-76.3 ppg). In casa ha raccolto gli unici quattro punti del suo torneo, battendo Altamura e Bari.
Fronte mercato: gli arrivi di Provenzano, Stikuts e Thyrtyshnik hanno aumentato la pericolosità dei gialloblu. Rivoluzione anche in panca: esonerato coach Argentieri, alla guida dei salentini ora c’è Michele Palmieri.