Si infrange a 15” dalla fine il sogno della vittoria per l’Adriatica Industriale Basket Corato, nonostante una rimonta favolosa. Lo sfortunato epilogo del match però non cancella la prestazione neroverde che, nonostante una fase centrale del match un po’ appannata, è riuscita a tener testa ad una delle potenze di questo girone C, accarezzando persino il sogno di una rocambolesca vittoria.
Coach Marco Verile per l’esordio casalingo opta per il quintetto Stella, Morresi, Smorra, Antrops e Marini. Risponde l’ex Bisceglie Sorgentone con Di Emidio, Di Carmine, Gialloreto, Ponziani e Gueye.
Partono bene i padroni di casa, grazie anche alla meravigliosa spinta di un PalaLosito infuocato e un Smorra subito calato nella parte del trascinatore (8 punti nei primi 5’ e 14-9). Chieti non ci sta e dimostra di avere molta confidenza con il tiro dall’arco, firmando il primo sorpasso della gara (14-15). La gara è equilibrata e Corato riporta il muso avanti prima della sirena: 17-15.
Il secondo periodo si riapre con lo stesso leitmotiv: Corato cerca l’allungo, Chieti da tre punti resta ad un possesso dai neroverdi. Prima sliding door del match intorno al 14’: Di Carmine impatta il pari 23, Meluzzi, fin lì tenuto in naftalina da coach Sorgentone, sale in cattedra e dà il primo vero sussulto al match con un parziale personale di 0-9. Antrops interrompe il digiuno da canestro dopo 120’, ma l’inerzia è cambiata e i viaggianti, scrollatesi di dosso le paure di inizio match provano a dilagare, approfittando di un Corato non più così compatto: all’intervallo lungo è 29-38.
Al rientro in campo le cose non cambiano e sebbene i teatini giochino senza un vero e proprio “5” (Ponziani gravato di 3 falli nel primo tempo), i lunghi di casa non riescono ad imporre la propria fisicità, nonostante il lavoro encomiabile di Antrops e Marini sotto le plance (12 e 10 rimbalzi). Gli errori da una parte e dall’altra caratterizzano il terzo quarto, con Corato che riesce a mettere a referto solo 9 punti e Chieti che prova a dare lo strappo decisivo al match. All’ultima pausa è 38-52.
Il +14 a 10’ dalla fine, specie contro una corazzata come Chieti, sono una montagna da scalare quasi impossibile, Gueye pronti via insacca l’unica tripla del suo match per il +17, massimo vantaggio ospite. Partita finita? Macché! Dopo 3’ di botta e risposta, conclusisi con la bomba di Staffieri, Corato quasi inaspettatamente, anche grazie al suo pubblico e al duo Stella e Smorra (10 e 17 pti), ricuce a piccoli passi il gap. Chieti non trova più nel gioco perimetrale le armi per far male, i padroni di casa in 5’ di folle trance agonistica e con un parziale di 16-0 (!) la ribaltano clamorosamente a 100” dalla fine. Il PalaLosito è una bolgia, e Corato avrebbe anche tra le mani la tripla ammazza-match, ma il tentativo di Stella si infrange sul ferro. Sul capovolgimento di fronte Di Emidio (16 pti) trova la tripla in precario equilibrio che gela il Palazzetto a 16” dal traguardo. L’ultimo possesso di capitan Stella si infrange sul ferro e Chieti porta a casa i due punti.
Non è arrivata la vittoria, contro avversari di questo calibro le sconfitte non sono un dramma, ma per come si era messo il match la rimonta clamorosa dei neroverdi meritava forse esito migliore. Applausi, solo applausi per una squadra che ha come obiettivo la salvezza, ma che oggi ha dimostrato di poter dare del filo da torcere a tutti.
Domenica prossima prima trasferta per Corato: si va a Giulianova, anch’essa sconfitta di misura in quel di Fabriano. Una trasferta complicata, alla quale però i neroverdi arriveranno consci dei propri mezzi e della propria forza.