Inizia con una sconfitta la Serie C Gold 20 21 dell’Adriatica Industriale Basket Corato, che tra le mura amiche del PalaLosito cede il passo ad un ottimo Molfetta con il punteggio di 71-77. Nonostante l’assenza di pubblico, che ha ovviamente inficiato sull’atmosfera, il match è stato vibrante, con picchi ad alta intensità ed errori di troppo ambo le parti, causa preparazione fisica non ancora al top. I neroverdi, costretti ad inseguire sin dalle battute iniziali, hanno avuto il merito di restare sempre in scia dell’avversario, ma nei momenti di massima produzione offensiva è mancato quel guizzo che avrebbe fatto la differenza.

Parte con il freno a mano tirato il match, due minuti senza canestri, i primi acuti sono di Bricis da una parte, Omeragic dall’altra (6-6 al 3′). Corato fatica a colpire in penetrazione e in fase di non possesso soffre oltremodo la fisicità dei vari Omeragic Musci e Calò che provano a scavare il primo solco al match (6-13 al 6′). I padroni di casa, complice il bonus falli esaurito troppo presto, non possono difendere con la stessa intensità e spesso e volentieri mandano in lunetta gli avversari. Cito accorcia da sotto, Calò al tramonto del primo quarto regala il +12 agli uomini di Corvino: 12-24.

Alla ripresa del gioco, coach Cadeo cambia le carte in tavola, fanno il loro esordio i giovanissimi Del Tedesco (2004) e Matarrese (2003), i neroverdi partono anche bene con un 5-0 di parziale firmato Cioppa e De Angelis, ma la Dai Optical subito riprende il controllo delle operazioni con la bomba dall’angolo dell’ottimo Comollo (17-27 al 3′). L’Adriatica Industriale però, al netto di qualche errore di precisione e anche un po’ di sfortuna, mostra maggiore velocità di esecuzione e manovra più fluida. Il quintetto pesante voluto da coach Corvino presta il fianco alla rapidità neroverde, capitan Bagdonavicius (12 punti) mette a referto il suo primo canestro e a metà tempo è 26-30. Corato resta attaccata all’avversario ma l’ultimo minuto è difensivamente da dimenticare: 2-8 di parziale, con le triple di Omeragic e Baraschi a cancellare la rimonta dei padroni di casa: 24-34, tutto da rifare.

Dopo la pausa lunga (accorciata ora a 5′ per questioni legate al Covid), i neroverdi sembrano proseguire sulla falsa riga di fine primo tempo e non riescono ad incidere; solo i canestri di Di Diomede (10 punti) tengono a tre possessi l’Adriatica Industriale (41-50 al 25′). I coast to coast di Bagdonavicius e di uno straripante Idiaru, uniti alla precisione nel pitturato di Yabre, costringono al time out coach Corvino. La pausa però non cambia il canovaccio del match che ora è saldamente nelle mani coratine: Yabre (top scorer con 13 punti) e De Angelis firmano il primo vantaggio neroverde (52-50 al 28′). Ancora una volta però la fine del quarto è fatale ai colori neroverdi: Comollo, Dusels e Omeragic griffano un parziale aperto di 0-6 che porta le squadre all’ultimo riposo sul 52-56.

Ultimi decisivi 10′: Idiaru lascia il campo per cinque falli, gli ospiti chiudono un parziale di 0-10 ma Corato è lì (54-60 al 33′). Questa volta è Molfetta a terminare presto il suo bonus falli, ma questo alla lunga non si rivelerà un vantaggio: i neroverdi iniziano a sprecare dalla linea della carità, i vari Bricis, Bagdonavicius, Di Diomede, De Angelis e Yabre realizzano solo 2 tiri liberi su 12 tentativi, dall’altra parte i biancoblu sembrano aver ritrovato il bandolo della matassa e provano a dare il colpo del ko al match: a metà tempo è 57-66. Questo Corato però ha sette vite e ben presto si rifà sotto con le triple di De Angelis e Cioppa (8 punti a testa), fino al 66-70 quando mancano due giri di lancette alla fine. Qui i padroni di casa hanno la possibilità di rientrare definitivamente nel match, ma i già citati tiri liberi, oggi maledetti, bloccano ogni velleità di rimonta. Baraschi, Comollo e Calò sigillano la vittoria dei viaggianti con il punteggio di 71-77.

Ai punti Corato ha meritato certamente la sconfitta, ma visto l’andamento della gara sono non pochi i rimpianti per gli uomini di coach Cadeo, che nei momenti topici del match hanno peccato di lucidità e anche di un po’ di malizia ed inesperienza. Certamente anche la condizione fisica e atletica non ha aiutato i neroverdi, che si allenano da meno di un mese, ma questo lascia ben sperare: l’Adriatica Industriale ha uno dei roster più giovani della categoria e con il passare delle settimane potremo toglierci belle soddisfazioni, abbiamo visto sprazzi di ottima pallacanestro e questo team ha margini di miglioramento enormi.