Ci siamo: a centoventisei giorni dall’ormai celebre 74-44 ai danni di Foligno, l’Adriatica Industriale Basket Corato torna a giocare una partita ufficiale (che al Palalosito manca addirittura dall’8 aprile), contro la Teate Chieti. Si riaprono dunque le porte della dimora neroverde, e l’avversario che contenderá i primi due punti stagionali a Stella e soci non è proprio dei più semplici.

QUI CORATO:

Corato arriva alla prima di campionato con tutti gli effettivi a disposizione, con i nuovi innesti che dopo un mese e mezzo di preparazione sembrano ben oleati negli schemi e nel basket di coach Marco Verile. Le amichevoli pre-campionato sono state il termometro di questa crescita costante di condizione e amalgama, con la partita contro Nardò manifesto di ciò che questa squadra può essere in grado di fare. Tra le mura amiche poi, Corato può contare su un pubblico meraviglioso e caloroso, il sesto uomo in campo in queste partite così complicate, non può che essere il jolly da giocarsi, l’arma in più per tentare il colpaccio.

QUI CHIETI:

Gli ospiti, dopo un pre-campionato in cui hanno dimostrato di potersela giocare anche con squadre di A2 (vedi Cassino) e un mercato sontuoso, partono in prima fila nella griglia di partenza del girone C. Coach Sorgentone, l’anno scorso a Bisceglie, porta a Chieti tre sue vecchie conoscenze: Gianluca di Carmine, Fabrizio Gialloreto ed Edoardo Di Emidio, una garanzia in termini di prestazioni e punti a referto. L’esperta guardia Gueye, tra i “2” più forti della categoria e il duo di under terribili Milojevic e Meluzzi, gli under più forti dell’intero girone, con esperienza e fisico da senior, formano un roster eccezionale per la categoria, chiuso in bellezza dalla presenza di Staffieri e Ponziani.

Una squadra temibile in ogni settore del campo, una corazzata che vuole arrivare in fondo, questo è il primo avversario del Basket Corato. Certamente non una partenza morbida per Verile e co., ma la forza del gruppo neroverde e la spinta del meraviglioso pubblico coratino, cercheranno di rendere la vita difficile ad ogni avversario.