Minuto 35 di Corato Ancona: Filippo Centanni si inventa la tripla della domenica gelando il PalaLosito è portando i suoi sul 66-80, ipotecando il successo ospite. Timeout. Un canestro, due, tre, Ancona non segna più, noi non ci fermiamo. Meno sette, cinque, tre, due, sembra il countdown di capodanno, in realtà è solo l’imponderabile che prende forma. Rimbalzo di Antrops, palla a Cicivè. Fallo, canestro, esplode la festa, altro che capodanno. Ma c’è ancora il tiro libero da segnare e poco prima Cicivè aveva fatto 0/2, non proprio il massimo psicologicamente. Allora è qui che il nostro zio Pat si accorge che le sorti del mondo dipendono da lui. E lui se ne assume la responsabilità, secondi infiniti, la preparazione, il silenzio tombale: ciuff, 84-83. Ma il cronometro segna 4.9 secondi, nel basket un’infinità. Simone Centanni ha la palla in mano, il numero 6 fino ad allora ne ha messi 27, non proprio uno sprovveduto. Ma è qui che il Dio della pallacanestro interviene, Centanni scivola incredulo, Idiaru, palle recuperate sono ad allora duemilacentoventinove, si fionda sul pallone come un felino e la recupera. È finita! Il PalaLosito può esplodere definitivamente, il pubblico si riversa pacificamente sul parquet. Bandiere, cori, sembra di essere tornati a Corato Monopoli dell’aprile scorso, sembra di essere tornati a Ferentino. Un’epopea, un match epico che ricorderemo a lungo, una vittoria ad un certo punto insperata che lancia Corato al settimo posto, staccando il serpentone di centro classifica a quota diciotto.
Ma facciamo un passo indietro.
Corato come contro Nardò esce dai blocchi alla grandissima e annichilisce l’avversario in confusione: 12-2 in 4′ e Coach Marsigliani deve chiamare time-out. I ragazzi stanno bene e si vede, ma ben presto gli ospiti trovano le contromisure difensive e offensive, con Baldoni (11 pti) e Centanni che guidano la rimonta marchigiana, Stella risponde al fuoco da big con quattro punti di fila, ma Ancona ha preso le misure e passa per la prima volta a 2′ dal termine. Cicivè (16 pti) a 50″ dalla fine fa pari 21. Giusto così.
L’inizio di secondo quarto è ancora di marca neroverde, eccezion fatta per due canestri di marca anconetana. Da 23-26 a 36-26 in meno di 120 secondi, parziale da urlo di 13-0 e avversari annichiliti. Argento vivo. Ancona cerca di ricucire il gap, ma la forbice resta intorno agli 8 punti, perché se da una parte Casagrande e Simone Centanni hanno la mano caldissima, dall’altra capitan Stella (18 punti e 9 assist) disegna pallacanestro per i compagni, che ringraziano e realizzano, e talvolta sbagliano, più per sfortuna che per errori gravi. Il 2-6 degli ultimi 2 minuti porta il punteggio sul 45-41.
Dopo la pausa lunga, Corato resta un attimino negli spogliatoi, Centanni no, e firma due bombe dall’altissimo coefficiente di difficoltà e il sorpasso, 45-47. Marini impatta, Polonara va da 3 punti, le squadre sono lì, ma l’inerzia ora è ospite. Antrops da lontano non trova fortune, nel pitturato invece giganteggia e segna, Morresi trova il canestro della domenica, il PalaLosito ruggisce. Ma la partita ha ancora tanto da dire, Maddaloni sigla il sorpasso con due liberi, Centanni rincara la dose: 61-65 a fine terzo quarto.
Centanni, sempre lui, firma l’ennesima tripla, Smorra sale in cattedra con tripla e assist che valgono il -2. Ma il peggio deve ancora venire. Centanni, Baldoni, Redolf, banchettano su un’Adriatica Industriale percossa e attonita: 66-80 a 5′ dalla fine, con Corato che non riesce più né a sfruttare il mismatch favorevole nel pitturato, né a contrastare le bocche di fuoco marchigiane. Il 5-15 di parziale annichilirebbe qualsiasi squadra, non Corato, che sospinta dai propri tifosi trovano col passare dei minuti canestri e fiducia, con Antrops (18 pti) a guidare la “remuntada”. Ancona non riesce più a pungere, Corato però fallisce tre liberi e Gints fallisce la tripla del – 2 a 60″ dalla fine. Ma sul possesso successivo, lo stesso numero 13 recupera palla e schiaccia, infiammano ancor di più il clima. Dall’altra parte Centanni fallisce l’unica tripla aperta della sua gara, Morresi prende il rimbalzo, palla in cassaforte da Mauro Stella che imbecca Idiaru. Il numero 0 neroverde è glaciale e porta Corato a – 1 a 18″ dal termine. Stella manda in lunetta Baldoni che fa 1/2 e sul contropiede Cicivè si inventa un 2+1 clamoroso a 5″ dalla fine. Il resto è storia, è epica e finisce direttamente nella categoria “partite indimenticabili”, con tanto di due punti conquistati, fondamentali. E poco importa se la differenza canestri non sia stata ribaltata.
Corato raggiunge la terza vittoria consecutiva e il settimo posto. Una partita bellissima e intensa, vissuta a sprazzi dalle due squadre. Il parziale di 18-3 degli ultimi cinque minuti a favore di Corato è la prova provata che il fattore PalaLosito non è una leggenda metropolitana e che questa squadra se è in fiducia, può far male a tutti in qualsiasi momento. Prossimo appuntamento domenica prossima in quel di Pescara, uscita sconfitta a Porto Sant’Elpidio per 86-85. Una sfida difficilissima, alla quale però Corato arriva con il vento in poppa.