Mercoledì perfetto per l’Adriatica Industriale Basket Corato, che al PalaLosito si aggiudica il derby delle Quattro Torri contro la Nuova Matteotti con il punteggio di 60-56 (13-15, 25-25, 44-40), al termine di una partita avvincente, leale, giocata a gran ritmo, con molti errori di precisione e tanta tensione emotiva. I neroverdi si rimettono così in marcia dopo i due k.o. in altrettante uscite stagionali, agganciando il gruppo a due punti formato da NMC, Molfetta, Altamura, Monteroni e ora possono guardare al prosieguo del campionato con rinnovato ottimismo.
Che il derby fosse una partita speciale lo si sapeva già, ma la tensione emotiva è lampante nelle gambe e nella testa dei giocatori, nonostante l’assenza di pubblico renda il match, almeno come cornice, alla stregua di un’amichevole di fine estate. Tutto ciò si riflette alla grande sul parquet: tanto agonismo, tanti duelli interessanti (vedi quello tra Oluic e un acciaccato Bagdonavicius) ma poche azioni manovrate e pochi, pochissimi canestri. Partono meglio gli uomini di coach Cadeo, che trovano il fondo della retina con Di Diomede e Idiaru (13 punti), primo canestro ospite dell’ex Cicivè, gli fa eco Oluic (6-4 al 3’). Aldo Gatta spara la bomba del primo vantaggio ospite, ma Corato con le bombe di Bricis e Cioppa prova ad alzare la voce (12-7 al 6’). Gli ultimi tre minuti dell’Adriatica però sono da dimenticare: il solo Cito dalla lunetta timbra il cartellino, dall’altra parte, NMC in palla e sorpasso con il lay-up di Cicivè: 13-15.
Se nel primo quarto le due squadre si sono mostrate contratte per larghi tratti, nel secondo periodo le percentuali calano ulteriormente: la Matteotti trova il massimo vantaggio dopo pochi istanti, poi due minuti di errori e palle perse ambo le parti, fino al canestro di Idiaru che pone fine al digiuno dei padroni di casa e poi serve a Yabre il cioccolatino del pareggio (17-17 al 14’). Continua il magic moment del “doppio zero” coratino che in un giro di lancette confeziona canestro, assist e palla recuperata e Corato prova ad allontanarsi ancora sul +4. La Matteotti però c’è, è viva, grazie anche al time out di coach Verile che rimette subito in marcia i suoi. Oluic e Bagdonavicius danno un saggio della loro tecnica da categoria superiore dalla media, poi ancora tre minuti di pausa per i neroverdi: il canestro si stringe e i viaggianti ne approfittano con uno 0-6 di parziale, impattati da Bagdonavicius dopo tre rimbalzi offensivi. Si va al riposo lungo sul 25-25.
Pochi canestri e tante emozioni nel primo tempo, ma il punteggio estremamente basso, figlio di percentuali deficitarie e difese in giornata, è destinato a salire nel terzo quarto: Mascoli trova la tripla del vantaggio Matteotti, De Bartolo dopo attimi di paura per un colpo alla testa si rialza e per fortuna torna del match. La partita prosegue e un’invenzione di Bricis (coast to coast e annessa tripla) riporta avanti Corato, ma Mazzilli, sempre dai 6.75 effettua il contro sorpasso (29-31 al 24’). Bricis (15 punti) fa en plein dalla lunetta (3/3), la tripla di De Angelis su assistenza del solito Idiaru e il tecnico fischiato ad Aldo Gatta sembrano indirizzare definitivamente il match sponda neroverde. Bricis realizza il libero e nell’azione successiva Efe Idiaru spara da tre, battezzato dai difensori in casacca blu (39-31 al 26’). Il 10-0 di parziale in 120 secondi non scompone la banda Verile che si rifà sotto con De Bartolo e Cicivè. La schiacciata di Yabre riporta Corato a +8, ma gli ospiti negli ultimi 64” piazzano un importante 1-5 di parziale firmato Oluic (23 punti). All’ultima pausa è 44-40.
Ultimo capitolo di un derby vibrante: sale in cattedra capitan Bagdonavicius che realizza quattro punti di fila, nel mezzo il solito Cicivè a tenere vivo il match, Di Diomede non sbaglia a cronometro fermo (50-42 al 33’). I neroverdi non ammazzano il match? Aldo Gatta la riapre, nonostante l’ottima difesa casalinga. Questo però sarà il canto del cigno della guardia ospite, che nell’azione successiva termina anzitempo il match per 5 falli. La NMC perde il suo capitano, i neroverdi di contro, nel giro di due minuti, perdono per cinque infrazioni tre lunghi: Yabre, Bagdonavicius e Di Diomede si siedono e Cadeo manda nella mischia Alessandro Ruotolo, centro classe 2002, con Bricis ad agire da “quattro”. L’Adriatica Industriale accusa un attimo il colpo ma non si scompone mai e nonostante il ritorno prepotente della NMC, la forbice tra i due team resta di due possessi scarsi 53-49 al 38’. Oluic fa 2/2 dalla lunetta, dall’altra parte Bricis fallisce il canestro della sicurezza ma Ruotolo è scaltro nel rimbalzo offensivo e si guadagna due liberi (1/2 per lui). Finale thrilling in cui succede di tutto: De Bartolo trova il jolly dalla distanza ed impatta il match a 40” dal termine, De Angelis con personalità, firma il nuovo vantaggio coratino in penetrazione, ma fallisce il libero suppllementare. De Bartolo prova a replicare la magia di alcuni secondi prima ma il ferro dice di no, Bricis fa 2/2 dalla lunetta su fallo sistematico della NMC. Oluic realizza in penetrazione e la Matteotti fa ancora fallo sistematico sul 55 léttone. La freddezza di Arturs Bricis dalla linea della carità mette il punto (esclamativo sul match): Corato batte Matteotti 60-56.
Ci voleva una vittoria, per il morale, per la classifica, per i tanti tifosi che non sono potuti accorrere in massa al Palalosito. E ci voleva una vittoria perché il derby è sempre il derby, soprattutto se è il primo della storia. Atteggiamento difensivo, coesione, spirito di squadra e tanto sacrificio: questo era mancato a Corato nelle prime due giornate, ma contro la NMC il cambio di rotta è stato netto e deciso. Questo match potrebbe essere davvero lo spartiacque di questa stagione, il primo checkpoint che conferma (come se ce ne fosse bisogno) la bontà di un progetto ambizioso, che dovrà trovare continuità già da domenica prossima, nella difficile trasferta di Mola di Bari.