In un PalaLosito gremito in ogni ordine di posto, Corato batte Campli 99-71 e centra la terza vittoria in sette giorni, salendo a quota sei punti. Il match, mai in discussione, è un’iniezione di fiducia non indifferente per Stella e co., che solo sette giorni fa erano ancora fermi a zero in classifica.  

Il tormentone negli ultimi due giorni in casa Corato era uno solo, non sottovalutare un avversario inesperto, ma voglioso di mettersi in mostra e fare bene: i neroverdi prendono il consiglio alla lettera e non solo non sottovalutano gli abruzzesi, ma cercano da subito di ammazzare il match. 

Leo Marini, reduce dalla super prova di Nardò, ci mette meno di un giro di lancette per trovare il primo canestro del suo match (alla fine saranno 19 in 28 minuti). Morresi lo imita, Campli risponde con Thiam e Raicevic (7-4 al 2’). I neroverdi viaggiano a medie altissime al tiro e in 180” piazzano un 11-0 di parziale che di fatto chiude il match. Un infallibile Marini (100% da 2, 75% da 3), un ispiratissimo Mauro Stella e un Idiaru (12 pti) versione deluxe trascinano la squadra fino al 30-13 di fine quarto. 

Il secondo periodo si apre con un canestro da centro area di Morresi (15 pti), Campli dal canto suo pecca d’inesperienza ma non di talento e brillantezza e risponde con i giovanissimi Faragalli e capitan Miglio (10 pti). I neroverdi, al netto di qualche ricorso di troppo all’infermeria (Antrops e Di Poce vittima di due brutti scontri, il primo verrà risparmiato per il resto della gara), controlla il match in scioltezza, grazie anche alla freddezza nel pitturato del tandem Cicivè Marini, che alternamente puniscono la fragile difesa biancorossa e ad una fase senza palla che concede poco o nulla. La schiacciata di Di Poce è pane per i fotografi, Idiaru lo emula e il Palalosito esplode. Dall’altra parte Thiam cerca di tenere in vita i suoi con una tripla, Ma Smorra prima della pausa lunga scava ulteriormente il solco: 60-31 alla fine del primo tempo. 

Con la partita in ghiaccio, la squadra ha un giustificato e fisiologico calo di precisione nelle conclusioni, specie dall’arco e concede qualcosina in più, ma controlla con personalità il match. Mauro Stella (in doppia doppia con 10 pti e 11 ass), disegna pallacanestro, i vari Marini, Morresi, Idiaru e Cicivè, ringraziano, applaudono e realizzano. Campli però ha tanti punti nelle mani (cinque giocatori in doppia cifra) e risponde colpo su colpo alle fiammate neroverdi. Marini a metà tempo porta i padroni di casa sul +33, Amendolagine fa la solita partita tutta corsa e cuore, (condita da 9 pti e 6 reb) e fissa il punteggio sull’81-50 all’ultimo mini break. 

Nell’ultimo periodo Corato con Smorra firma immediatamente il massimo vantaggio coratino (86-50, +36), ma subito dopo stacca, forse troppo presto, la spina, e concede un parziale clamoroso di 2-17, che permette ai viaggianti di accorciare il gap fino all’88-67. Due punti significativi però, perché a siglarli è Domenico Verile, che a soli 16 anni esordisce in serie B e va a referto al primo tentativo, per la gioia del pubblico di casa. Dopo quasi 4’ di astinenza, tocca a Gaetano Amendolagine far muovere nuovamente il tabellone sotto la voce “Locali” con 5 punti di fila. Il resto del match poi è pura accademia, con il tentativo, svanito sull’ultimo possesso, di raggiungere i tanto agognati “cento”.  

Corato batte Campli 99-71 e chiude con tre vittorie di fila questo tour de force di fine ottobre. La partita mai in discussione dimostra come Corato stia affrontando un processo di crescita, fisico e mentale. Processo di crescita che non deve fermarsi, almeno dal punto di vista della prestazione, domenica 4 novembre, quando Corato farà visita ad una Luciana Mosconi Ancona arrabbiata, reduce dalla sconfitta di Catanzaro per 72-61. Trasferta difficilissima, ma Corato sta dimostrando partita dopo partita, in maniera sempre più convinta, che sulla carta può giocarsela con tutti.