In un giorno che verrà ricordato da molti e per molti aspetti diversi tra loro (ieri milioni di persone si sono recate alle urne per le votazioni, milioni di persone hanno twittato e seguito con fibrillazione la notte degli Oscar, milioni di persone hanno pianto per un ragazzo, un campione, che se n’è andato via troppo presto, in modo troppo atroce) l’A.S. Basket Corato ha sfoderato una delle prestazioni più intense e di carattere del campionato, in una partita che resterà impressa nella memoria dei tantissimi coratini accorsi al Palalosito.
Cornice suggestiva, da urlo, il Palalosito è un catino incandescente come non si vedeva da anni. La tribuna riservata agli ultras colma di gente, in un’esplosione di cori, colori, atmosfere d’altre categorie. Ogni singolo posto a sedere occupato da famiglie, bambini, uomini e donne di ogni età, pronti tutti a soffrire e gioire con la squadra. Uno spot per il basket, uno spot per lo sport in generale percosso e attonito dalla scomparsa di Davide Astori.
Proprio il minuto di silenzio al capitano della Fiorentina apre il derby nella maniera più commovente possibile. Applausi, cori per il difensore viola. Poi inizia la battaglia.
Gli uomini di coach Gatta sembrano non curarsi dell’inferno del Palalosito e partono con il turbo: pronti via ed è 0-6 con il gigante Van Zijverden e il regista Sabekis. Corato prova a rispondere dalla lunetta con Cipri, ma l’1/2 non basta a fermare l’emorragia. Quattro punti di Serino, intramezzati dal lay up di Stella firmano il 3-10 al 4′. Time out Corato e la storia sembra cambiare: se Van Zijverden è padrone del pitturato (più per i suoi 215 cm che per la sua tecnica) nulla può la coriacea difesa ruvese sulle due triple consecutive firmate Castoro e Stella, ancora una volta in formato doppia cifra (20 pti e 10 assist). Serino e Sabekis fanno il bello e il cattivo tempo, sontuosa la prova del play lituano, Bricis risponde al fuoco. Al 7′ è 15-17. Ancora il duo Serino Sabekis prova a scavare il solco, Castoro non è d’accordo e lo fa capire con una bomba dagli 8 metri. Stella e Mazzilli portano il punteggio sul 20-26, poi per la terza volta in sei partite ci puniscono sulla sirena dai 20 metri. Questa volta è Sabekis a pescare la preghiera di fine quarto che firma il non incoraggiante 20-29. Corato gioca bene, a tratti benissimo, ma per la prima volta si trova -9 dopo 10′.
Bisogna reagire, pubblico e allenatore caricano la squadra che entra con il piglio giusto. Dopo il +11 di Serino (massimo vantaggio ospite), i neroverdi piazzano un parziale di 8-0 sull’asse baltico Bagdonavicius – Bricis che annulla quasi il gap (28-31 al’13’). Sabekis (21 pti e 6 assist in 40 minuti) le mette (quasi) tutte, ma anche Arturs Bricis, professione cecchino, trova 4 punti d’oro consecutivi, due dei quali arrivati con una magia in caduta. Cicivè (9 pti e 11 reb) porta avanti per la prima volta Corato (34-33 al 15′), Gatta praticamente dalla sua panchina e Bagdonavicius griffano il pari 36. La partita è bella, spumeggiante, con folate offensive di livello assoluto da una parte e dall’altra. Van Zijverden (16 pti, 10 dei quali arrivati con il fondamentale della schiacciata), “smasha” anche l’aria, ancora Bricis risponde presente. Il pivot olandese e Gatta allo scadere riportano la Talos a +4, per il 40-44 di fine primo tempo.
Terzo periodo che si apre col botto. Luca Sgrò, che ormai mette solo canestri d’importanza capitale, esplode la bomba dal perimetro, Stella firma il sorpasso. Sabekis impatta sul pari 46, ma è ancora Luca Sgrò a far alzare i decibel del PalaLosito con un’altra tripla. Cicivè e Stella provano la fuga, Bricis (25 pti, 7/9 dal campo, 3/3 da 2, 4/6 da 3) è una sentenza e porta a +10 il vantaggio neroverde (56-46 al 25′). Ruvo tenta di restare aggrappato al match con Palacio, ma il rientrante Andrea Morresi rispedisce a -10 i cugini dai 6,75. Partita chiusa? Macché! Van Zijverden, ancora lui, si esibisce nell’ennesima schiacciata, Sabekis con una naturalezza assoluta riporta i bianco blu a -4 (61-57 al 28′). Morresi e due tiri liberi di capitan Mazzilli (7 pti) fissano il punteggio sul 63-59.
Ultimo periodo che inizia con il timbro di Bagdonavicius (14 pti e 7 reb). Palacio porta a -3 Ruvo, ma una tripla di Benas, aiutato dalla dea bendata, riporta l’A.S. Basket a +6. Il momento è delicato, ma una difesa ermetica mette il lucchetto al canestro di Ruvo per 5 minuti, durante il quale Corato piazza il parziale ammazza match di 10-0 con le firme autorevoli di Cicivè e Bricis (da manuale la schiacciata del +16). Corato sul 78-62 a 5 giri d’orologio dalla fine sembra aver chiuso la pratica derby, ma i ruvesi come i gatti hanno 7 vite e provano clamorosamente a rientrare nel match. Le firme? Le solite: Van Zijverden, Sabekis e Gatta. Il contro parziale di 0-10 è servito e i viaggianti tornano a due possessi di distanza (78-72 al 37′). Corato ha bisogno di un episodio che cambi nuovamente e in maniera definitiva l’inerzia del match, che spezzi ogni sogno e velleità dei vicini di casa. Arturs Bricis allora, che sembra già essere entrato pienamente nella mentalità neroverde, con calma olimpica recupera palla e piazza la tripla del +9. La bordata del lettone scioglie gli avversari, che ricevono il colpo di grazia da Cicivè e Stella. Il solo Sabekis prova a rendere meno amaro il passivo, Bricis, ancora lui mette il sigillo sul match per il definitivo 86-73.
Dopo la vittoria di Francavilla, Corato sfodera un’altra impressionante prova di forza contro una compagine forte e ben allenata, che almeno sulla carta meriterebbe molto più di quell’ottavo posto che attualmente occupa. Il derby è sempre una partita speciale e questa vittoria darà ulteriori energie ad un gruppo forte e coeso, che sta disputando un campionato memorabile. Le rivali per un posto play off vincono tutte, ergo la classifica cambia in cifre, non in sostanza. Meno due dalla seconda forza Monopoli e +6 (con scontro diretto a favore per un +8 virtuale) sulla quarta. Una vittoria domenica prossima in casa del fanalino di coda Martina Franca, regalerebbe agli uomini di coach Marco Verile il matematico terzo posto in classifica. Un obiettivo prestigioso e sorprendente, se si pensa che questa Corato è una neo-promossa. Guai però ad abbassare la guardia e credere che la trasferta di Martina sia una passeggiata, perchè quest’anno in Valle D’Itria hanno fatto fatica in molti.