Dove eravamo rimasti? A tredici giorni dalla debacle interna contro LUISS Roma, l’Adriatica Industriale Basket Corato torna in campo facendo visita ad una delle squadre più accreditate del girone D di Serie B, la Virtus Arechi Salerno.

La squadra campana sta disputando un torneo degno delle aspettative iniziali: score di 11-3 con la ciliegina sulla torta del Palasport di Capriglia ancora imbattuto (solo Matera ha fatto lo stesso). Le tre sconfitte (due delle quali contro le prime due della classe Palestrina e Matera) non hanno affatto modificato le ambizioni di una squadra che lotterà fino in fondo per un posto in A2.

QUI CORATO: Anno nuovo, vita nuova. Questa la speranza in casa Corato, che deve assolutamente invertire il trend della prima parte di stagione, assolutamente al di sotto delle aspettative. Le sole sei vittorie raccolte, a fronte delle otto sconfitte, sono un bottino troppo magro per un roster competitivo come quello coratino. Certo, per i neroverdi, come per chiunque, Salerno almeno sulla carta, non è la squadra più facile da affrontare, ma proprio una sfida di cartello come quella in programma domenica 5 gennaio al Palasport di Capriglia, potrebbe dare un’ulteriore spinta emotiva alla banda Gesmundo.

QUI SALERNO: La squadra di coach Benedetto è senza ombra di dubbio una delle più lunghe e competitive dell’intera Serie B. L’arrivo della guardia Ciribeni, un lusso per la categoria, ha aumentato ulteriormente le rotazioni di una squadra completa. Il quintetto titolare è in realtà pura formalità, in quanto ben 7 giocatori del roster hanno una media minuti superiore ai 20′. Il play titolare è Cantone (6.2 ppg). Tanti punti per le mani anche negli esterni con il classe 1990 Diomede, ex Bisceglie (14.3 ppg), l’ex Pescara Potì (13.3) e il già citato Ciribeni (tre partite per lui con Salerno). Reparto lunghi: tanti minuti (e punti) per il trio Leggio, Tortù e Visnjic (quest’ultimo agisce da 5). Dalla panchina occhio agli under Czumbel (guardia) e Gallo (Playmaker). Una squadra lunga, fisica, tecnica ed esperta che ha pochissimi punti deboli.

Prova del fuoco dunque per i neroverdi, che aprono il 2020 con un esame niente male. Una partita che dirà molto, non tanto per il risultato finale, quanto per l’atteggiamento che gli ospiti metteranno in campo nell’arco dei 40′.