I favori del pronostico erano tutti per Matera, le nove posizioni in classifica di differenza, le dieci affermazioni consecutive dei Lucani e le condizioni non perfette di Serroni, oltre alla qualità del roster di casa, lasciavano presagire ad un incontro ad una sola direzione. Invece al Pala Lanera l’Adriatica Industriale Basket Corato sfodera una prestazione maiuscola, tra le più belle della stagione e sfiora l’impresa. Matera la spunta all’overtime in un match fisico, agonisticamente duro, vietato ai deboli di cuore e dai mille ribaltamenti. Alla fine è l’Olimpia a vincere 71-66, ma per i neroverdi sono applausi a scena aperta. E adesso, con un Tassone in più, può cominciare un altro campionato.
1° QUARTO: Il match parte contratto, si segna col contagocce, ma l’aggressività difensiva neroverde, assieme al buon approccio sotto le plance avversarie, formano il primo ottimo parziale ospite di 0-7, griffato dai lunghi Kekovic, Sereni e Brunetti (tutti e tre in quintetto), dopo il canestro di apertura di Dip (2-7 al 5′). Matera fa una fatica enorme sui raddoppi ospiti, così sale in cattedra Panzini, che trova i primi tre punti del suo match sontuoso,seguito a ruota da capitan Stella. Quattro punti di Brunetti portano Corato sul +6 (7-13 al minuto 8), Matera risponde con Panzini e la bomba di Battaglia. Cioppa a 6″ dalla sirena sentenzia: 15-16.
2° QUARTO: Il canovaccio del match “pochi punti, tanta intensità e spettacolarità” non muta nemmeno nella seconda frazione di gioco. Sette secondi e Tassone bagna il suo esordio super positivo (condito da 11 punti), con una tripla da stropicciarsi gli occhi che lascia intravedere tutta la sua tecnica sopraffina e qualità, risponde sempre lui, Panzini (19 punti, 10 rimbalzi, 6 assist). Corato, nonostante la fisicità nel pitturato dei padroni di casa gioca un match verticale e la scelta sembra premiare, perché Brunetti (23 punti, 11 rimbalzi) è davvero incontenibile e Sereni con un parziale personale fissa il punteggio sul 18-25 al 13′. La partita è un ping pong di emozioni: 7-0 di parziale in 2′ e Matera impatta, Panzini firma il vantaggio biancazzurro, Antrops e Buono fanno 33-27 al 18′. Sul finire del tempo capitan Stella realizza quattro punti sino al 33-31.
3° QUARTO: il capitolo meno bello e spettacolare di questo fantastico thriller e certamente il terzo. 10 minuti in cui le due squadre faticano a trovare la via del canestro, un po’ per l’intensità difensiva ulteriormente aumentata, un po’ per la scarsa precisione delle bocche da fuoco delle due squadre. Per 120 secondi il risultato resta inchiodato, Idiaru da una parte, Staffieri (da lontano) dall’altra, rompono il ghiaccio. La partita è molto fallosa, spezzettata e ben presto i giocatori si caricano oltremodo di di infrazioni. A metà tempo Corato torna avanti Grazie al 0-6 di parziale griffato Brunetti Stella (38-41 al 26′). Staffieri e Battaglia ribaltano il match per l’ennesima volta, il tiro libero di Stella a 2 minuti dalla fine è l’ultimo canestro del terzo quarto: Matera 43 Corato 42.
4° QUARTO: Come nel secondo periodo, all’Adriatica Industriale Corato bastano soli 7 secondi per trovare la via del canestro, questa volta con l’ottimo Cioppa dalla lunetta. Battaglia (11 punti) e Staffieri colpiscono ancora dalla lunga, intervallati da Tassone che risponde col medesimo fondamentale, per la gioia dei 50 sostenitori neroverdi giunti in terra lucana (50-47 al 35′). Brunetti fa 4 su 4 dalla lunetta riportando I suoi avanti, Kekovic abbandona il match anzitempo per 5 falli. In questi momenti topici la partita vive ancor più sul filo dell’equilibrio, Staffieri prova a romperlo dalla lunga distanza, la bomba di Idiaru mette le cose a posto. Durante gli ultimi due minuti di gioco entrambe le squadre hanno più di un occasione per evitare l’overtime, ma nessuno riesce più a trovare la via del canestro. 56 pari, si va al supplementare.
OVERTIME: I primi 60 secondi sono senza emozioni, poi Tassone risponde a Panzini. Qualche istante dopo, Sliding Door del match: Brunetti si conquista un fallo sotto le plance, Dip non la prende bene e scaraventa il pallone sul soffitto del Pala Lanera. fallo tecnico e lungo di casa infuriato con arbitri e tifosi avversari. Dalla lunetta però Gigi Brunetti, fin lì perfetto e assoluto migliore in campo fa solo 1/3, Buono, Smorto e Panzini mettono la freccia e sembrano chiudere il match (63-59 al 43′). Anche Idiaru va fuori per 5 falli, poco dopo lo raggiungerà Cioppa. la situazione per Corato sembra disperata, ma, la squadra di coach Gesmundo ha forza e attributi da vendere e la ribalta nuovamente in un amen con Sereni, Tassone e Stella, che imbeccato dalla new entry torinese, gela i tifosi di casa a 58″ dal termine (63-64), ma Buono dalla lunetta rimette la freccia immediatamente. Il possesso successivo si chiude con un molto fiscale fallo in attacco fischiato a Brunetti, dall’altra parte Buono, con una bomba da lontanissimo fa esplodere di gioia i suoi ad un possesso dalla fine. Stella ha tra le mani la tripla del pareggio e secondo overtime, ma il ferro dice di no. I liberi di Battaglia sentenziano: Matera batte Corato 71-66. I neroverdi escono di scena tra gli applausi scroscianti dei propri beniamini.
Matera conquista l’undicesima vittoria di fila, Corato e al quinto stop consecutivo, ma quanto visto in campo in queste prime tre uscite del 2020, contro le tre battistrada del campionato, lascia davvero ben sperare per il prosieguo del campionato neroverde. La partita di Matera è stata perfetta per abnegazione, spirito di sacrificio, grinta. Una squadra commovente che ha saputo lottare con tenacia contro una squadra più in forma e costruita per il salto di categoria e ha rischiato di violare per la prima volta in stagione il Pala Lanera. Da domenica per Corato inizia un altro campionato: al PalaLosito arriva Stella Azzurra, l’imperativo è uno solo: vincere e tornare a correre.