Continua il periodo non felice dell’Adriatica Industriale Basket Corato, che in quel di Monteroni cede contro i padroni di casa con il punteggio di 65-59 (14-17, 32-28, 48-43). Il match andato in scena sul parquet del Pala Quarta-Lauretti non è stato dei più spettacolari, con i neroverdi fortemente condizionati dalle fatiche di 24 ore prima e con diversi big in riserva di energie. L’avevamo preannunciato: il tour de force che aspettava gli uomini di coach Cadeo aveva ben poco di umano, ma con ancora due partite da giocare, i neroverdi possono ancora migliorare lo score di 6-4 e i 12 punti conquistati.

IL FILM DEL MATCH:

L’ingresso in campo dei neroverdi è molto positivo, con due canestri immediati su altrettanti tentativi, ma due bombe dei padroni di casa ribaltano subito la situazione (6-4 al 3′ ). I ragazzi allenati da coach Manfreda attaccano praticamente solo dal perimetro, mentre Corato approfitta dei pochi centimetri avversari sotto canestro (fatta esclusione per Banti) e serve spesso Di Diomede che trascina i suoi nel primo importante break (8-16 al 7′). La Quarta Caffè non ci sta e con un parziale di 6-1 si riavvicina ai viaggianti: 14-17.

Corato non è brillantissima, ma sembra pienamente nel match, ancora Di Diomede (15 punti) apre il quarto nel miglior modo possibile, ma dall’altra pIl capitano chiede il cambio,te inizia a salire di giri il match di Provenzano (27 punti e 6 triple). L’AdriaticDopo 7 minuti di digiuno, Corato trova un sussulto nella parte finale del primo tempo con due canestri consecutivi che la riportano in linea di galleggiamento, fino al 32 28ra già a corto di energie, Banti e Lasorte puniscono con precisione chirurgica sino al sorpasso (24-23 al 16’). Come è accaduto in molte altre partite del Corato, il punteggio è bassissimo, infatti nonostante i neroverdi non riescono quasi mai a trovare la via del canestro, restano comunque in scia degli avversari, Che con medie mediocri riescono comunque a restare saldamente al comando delle operazioni (23-29 al 18’). il capitano virgola dopo un paio di errori chiede il cambio per rifiatare, sempre Provenzano punisce i baresi dalla lunga. Dopo 7 minuti senza segnare, Corato trova un’interessante break di 0-5 negli ultimi 50 secondi, che li riavvicina quasi inaspettatamente agli avversari: 32-28.

Terzo quarto, Cadeo prova a giocarsi la carta Bricis, nonostante quest’ultimo non sia in ottime condizioni, ma è ancora Di Diomede a realizzare per i neroverdi un gioco da tre, mentre dall’altra parte trovano fortuna i vari Durini, Lasorte, Banti (39-31 al 24’). I baresi sembrano sempre sul punto di tornare nel match, come quando Idiaru colpisce dalla distanza, ma tra palle perse, infrazioni di passi e difesa non irreprensibile, le distanze restano invariate. A questo punto del match va in scena il duello a distanza più spettacolare dell’intera partita. Provenzano da una parte, Bricis dall’altra, si sfidano a colpi di triple e penetrazioni: in questi due minuti mettono a segno ben 9 punti a testa e le distanze restano invariate fino al 48-43 di fine quarto.

Ultimo decisivo quarto, De Angelis apre le danze dalla lunetta, il solito Provenzano e Idiaru dalla media, ma le distanze restano pressoché invariate (50-46 al 32’). Quando i neroverdi sembrano aver trovato un po’ di confidenza con il canestro, ecco che il parquet smentisce subito tale affermazione, Corato subisce lo schiaffo del + 9 dall’ex Nardò Provenzano. Ogni volta che i neroverdi provano a ricucire lo strappo, ecco che il numero 6 ex Nardò sempre lui, inesorabilmente cancella i nostri sogni di gloria con canestri pregevoli a ripetizione (60-50 al 35’). Corato non ci sta a perdere e trova con De Angelis e Cioppa i canestri della speranza, portandosi addirittura a -4 con un interessantissimo break (1-7). Qui Bricis e Yabre falliscono più volte il canestro del definitivo aggancio e Monteroni, scampati i pericoli, mette i sigilli al match: 65-59 il finale.

Prestazione scialba dell’ Adriatica industriale basket Corato che paga oltremodo le fatiche di questo tour de force post Covid. Questa ovviamente non deve essere una scusante, covid. ma e certamente un fattore che sta incidendo tantissimo sulla bontà della stagione dei ragazzi guidati da coach Cadeo e Carnicella. Adesso però bisogna tentare di raccogliere le ultime energie rimaste a disposizione perché domani c’è il decisivo scontro diretto contro la Virtus Molfetta. Certamente Corato sarà attesa da una partita difficilissima, ma fermarsi adesso vorrebbe dire rinunciare a tutti i sogni che Corato aveva all’inizio della stagione.

CHI SI FERMA È PERDUTO! DOMANI C’È MOLFETTA-CORATO

Domani ore 20:00, al Pala Poli di Molfetta, andrà in scena il recupero della prima giornata di ritorno del campionato di C Gold girone C. I neroverdi sono attesi dalla Virtus Molfetta, una delle squadre più in forma del torneo, già matematicamente ai playoff, in virtù del secondo posto e dei 14 punti conquistati (7-3). La squadra allenata da coach De Bellis è tra le più in forma del torneo, dopo un periodo centrale di appannamento, coinciso con il focolaio di Covid che ha colpito i biancoblu. Squadra rivoluzionata quella molfettese, che ha detto addio a Dusels e Omeragic, rimpiazzati da Samenas e Macernis. La Virtus si affida a giocatori di categoria come Calò, Comollo e soprattutto Musci, top scorer della squadra con 17.4 di media.

In un momento difficile come questo certamente Corato non poteva avere impegno più duro, ma il basket e sport imprevedibile e Corato deve provarci, deve mettercela tutta, fino alla fine.