Dimenticare Avellino, questo il diktat in casa neroverde dopo la debacle in terra irpina. Ma al varco, ad attendere l’Adriatica Industriale Basket Corato, c’è una delle sorprese di questo campionato, la matricola terribile Sant’Antimo, squadra complicata da affrontare, molto complicata nel catino del Pala Puca. La squadra allenata da coach Vincenzo Patrizio vanta uno score positivo di 6-4 e veleggia nelle zone nobili della graduatoria. I campani inoltre hanno già sconfitto proprio tra le mura amiche, squadre che stanno disputando un ottimo campionato, come Salerno e Stella Azzurra.

QUI CORATO: La squadra di coach Gesmundo, dopo l’inaspettato crollo di Avellino, ha intensificato notevolmente gli allenamenti, per tentare di sovvertire le sorti di una stagione iniziata al di sotto delle aspettative. A quattro giorni dalla trasferta irpina però, i neroverdi hanno immediatamente l’occasione di riscattarsi e mettere definitivamente alle spalle la prestazione più opaca del Corato versione 19/20. Questo però potrà avvenire solo se sul parquet napoletano, l’Adriatica scenderà in campo con cattiveria e furore agonistico, cosa che nell’ultima uscita è un po’ mancata.

QUI SANT’ANTIMO: La squadra napoletana, costruita per disputare un campionato tranquillo, sta viaggiando a ritmi forse inaspettati. Ma questo picco di overperformance non è del tutto sorprendente se si va a leggere il roster allenato da coach Patrizio, un mix di esperienza e gioventù quasi tutto rigorosamente made in Campania. In cabina di regia ecco Provenzani, uno dei talenti più cristallini di questo torneo. Sul classe 1999 infatti ci sono già vari club di A2. Izzo, di Scafati, è il suo sostituto. Batteria di esterni di prim’ordine: Carnovali (14.6 pti e 4.5 reb) è un tiratore di razza con esperienza anche in A2, è un giocatore di striscia, capace di bucare la retina anche da distanze considerevoli. In posto “tre” (all’occorrenza anche schierato come guardia) l’esperienza del barlettano Giovanni Gambarota (10.4 pti) ex Bisceglie. Dalla panchina ecco Nando Smorra, ex neroverde arrivato in corsa, che ha allungato le rotazioni e si è già fatto trovare pronto. Nel pacchetto lunghi spicca, non solo per centimetri (210) Ferdinando Matrone, top scorer della squadra (14.7 ppg) con 8.4 rimbalzi di media, l’anno scorso a Cagliari in A2. L’ala grande in quintetto è Biagio Sergio: il classe 1986 è un habituè della categoria e da esperienza e centimetri al gruppo. Dalla panca infine ecco Luongo uno dei protagonisti della promozione ottenuta da Sant’Antimo lo scorso maggio.

Un test difficile attende i pugliesi: Sant’Antimo è una squadra intensa, in sintonia con l’ambiente caldo in cui gioca, e soprattutto in un periodo di forma smagliante. Corato deve al più presto ritrovare fiducia nei propri mezzi, lo spirito di sacrificio e la determinazione. Solo così, a piccoli passi, si potrà risalire la china.