Serata da incorniciare per l’Adriatica Industriale Basket Corato, che non lascia scampo a Mola, imponendosi al PalaPinto con il punteggio di 83-86 e portandosi a 4 punti in classifica, al primo posto assieme a Bari, Matteotti, Molfetta e la stessa Mola. Finalmente brilla di luce propria l’asse baltica Bagdonavicius-Bricis (37 punti in due), protagonisti anche Di Diomede e Cioppa, autore della tripla decisiva ad una manciata di secondi dal termine. Una vittoria meritata, ma con una coda degna di un romanzo di Stephen King: a 28″ dal termine, Corato era +7, ma un blackout collettivo ha consentito la clamorosa rimonta biancoblu che ha portato la contesa ai supplementari, dove però gli uomini di Cadeo hanno avuto la forza e la freddezza di recuperare mentalmente dall’harakiri e vincere la partita.
Pronti via, match subito dai ritmi altissimi: cinque punti di capitan Bagdonavicius, Idiaru e Di Diomede costringono coach Castellitto a chiamare time-out già dopo 3′ di gioco (2-8 il punteggio). La difesa neroverde è un bunker impenetrabile, in attacco funziona tutto alla perfezione e infatti all’uscita dal timeout gli ospiti proseguono nel momento di grazia, allargando ulteriormente la forbice su un Mola in confusione (4-13 a metà quarto). La prima sliding door del match in casa Mola arriva quasi immediatamente: Didonna autore di due falli a stretto giro va quasi subito a sedersi, il suo sostituto Feruglio diventa subito un fattore decisivo con un grandissimo lavoro in post basso, trovando un parziale personale di 0-7 e riaprendo il match (11-16 all’8′). Quando Yabre mette a segno il +7 a 68″ dalla prima pausa, 8) il quarto sembra indirizzato, ma come in un inquietante trailer di ciò che vedremo a fine gara, Mola recupera e sorpassa gli ospiti, fino all’incredibile 21-20.
Primo periodo dominato, ma chiuso quasi inspiegabilmente sotto, Corato non si desta e Mola fa 5-0 in un amen rischiando di incanalare il match. Un chirurgico Di Diomede (18 punti) tiene a contatto i suoi con l’ausilio di Yabre (26-27 al 13′). La partita è vibrante e ben giocata ambo le parti, il funambolico Dilascio è un fattore, così come lo è Idiaru dall’altra parte. Le due squadre rispondono colpo su colpo, a Yabre e Idiaru rispondono Feruglio e Preite (33-33 al 26′). Lo stesso capitan Preite spara la bomba del nuovo vantaggio, Corato con un quintetto giovanissimo (Messina, Algie e Ruotolo, 50 anni in tre), contemporaneamente in campo, ben tengono gli avversari, ma la maggiore esperienza dei padroni di casa allarga pericolosamente la forbice (41-33 al 19′). Ultimo minuto del quarto, finalmente favorevole ai colori neroverdi, che riducono il gap: 41-37 al riposo lungo.
Bagdonavicius inaugura il secondo tempo con un pregevole tiro dalla media, ma è puro fuoco di paglia: Dilascio, Mirone e Preite confezionano un parziale di 9-0 che fa tremare Corato (50-39 al 23′). I neroverdi sembrano sulle gambe e fuori dal match e soprattutto continuano a dilapidare una marea di punti dalla lunetta e a collezionare palle perse. Mola va a nozze, ma con i fichi secchi, dato che ha il demerito di non ammazzare il match, così i neroverdi, trascinati dal tandem nordico Benas-Bricis, restituiscono al mittente un parziale di 0-9 e ricuciono lo strappo (50-48 a metà tempo). Dopo il time-out di coach Castellitto, riecco Mola, riecco Feruglio, che assieme a Barnaba riporta a +6 i suoi. Ma Corato c’è, non si scompone e resta lì con la bomba di Idiaru. Ultimo minuto del terzo periodo ancora di marca neroverde: Bricis (18 punti) si mette in proprio siglando un parziale di 0-5 che porta Corato al riposo sul 56-59.
Quarto periodo, l’Adriatica Industriale alza in maniera decisa l’intensità difensiva e davanti trova soluzioni vantaggiose nel pitturato con Di Diomede. Il risultato è lampante sul tabellone del PalaPinto che recita +8 Corato a 6′ dal termine (58-66), ma i neroverdi non la chiudono, complici palle perse e imprecisione a cronometro fermo. Trascinati dal solito duo Dilascio-Feruglio, i padroni di casa tornano ad un possesso di distanza dai neroverdi (65-67 al 37′), ma la bomba di Bricis sembra indirizzare definitivamente il match. Preite da una parte, ancora l’ala lettone dall’altra siglano canestri importanti, ma la distanza tra le due squadre non cambia e a 30″ dalla fine Corato è +7 (67-74). Partita in ghiaccio? Macché! Dopo il time-out i viaggianti non rientrano praticamente sul parquet e sono protagonisti di un clamoroso harakiri: bomba di Angelini, palla persa, canestro dalla media di Dilascio, 1/2 dalla lunetta per Benas e sul ribaltamento di fronte, Feruglio onfire, segna dai 9 metri il clamoroso buzzer-beater: 75-75, si va all’overtime.
L’inerzia ora è chiaramente nelle mani dei biancoblu e sulla scia del miracolo sportivo appena compiuto si riportano subito avanti con Barnaba. Qui però la squadra di Cadeo ha il merito di non sciogliersi in una situazione psicologica difficilissima e risponde colpo su colpo ai canestri avversari. Lo 0/2 di Benas dalla lunetta sembra il segnale di resa, ma lo stesso lituano si rifà con un gioco da tre punti (79-80 al 43′). La partita non trova ancora un padrone, Feruglio e Bricis realizzano, lo 0/2 di Preite dalla lunetta non demoralizza Mola, che ritrova il vantaggio con Dilascio, ma dall’altra parte Antonio Cioppa firma la tripla dall’angolo che vale l’83-85. Lo stesso play napoletano firma il libero che sigilla il finale: Corato batte Mola 83-86.
Il match di Mola è un perfetto riassunto di pregi e difetti del Basket Corato: quando gioca ai suoi ritmi, sembra una spanna sopra tutti gli avversari, con chiari tratti di dominio sul parquet, ma nel corso dei 40′ sono tanti, troppi i “mental breakdown”, troppe le pause che rischiano di vanificare tutto l’ottimo lavoro della squadra. I due punti comunque, al netto di tutto, sono preziosissimi, valgono la seconda vittoria di fila e soprattutto danno fiducia ai giovani neroverdi, che sembrano sempre più in palla. E domenica al PalaLosito arriva Monteroni.